Eruzione dell'Etna: un nuovo spettacolo di lava e cenere

L'Etna, il più grande vulcano attivo d'Europa, ha dato vita a un nuovo spettacolo. Per la terza volta in questo mese, il cratere centrale, la Voragine, è stato protagonista di una nuova eruzione.

L'eruzione è iniziata la sera del 15 luglio 2024 e si è protratta per tutta la notte, creando un suggestivo scenario che ha sorpreso sia i cittadini siciliani che i numerosi turisti presenti sull'isola. La fontana di lava, iniziata la sera, si è gradualmente esaurita in mattinata, lasciando spazio a una modesta attività stromboliana.

L'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia-Osservatorio Etneo (INGV-OE) ha monitorato attentamente la situazione. Dai video delle telecamere di sorveglianza dell’INGV-OE, si è evinto che l’attività lavica del Cratere Voragine è iniziata alle 21:54 di ieri sera e ha prodotto una colonna eruttiva alta circa 6000 metri.

Nonostante lo spettacolo naturale, l'eruzione ha creato anche nuovi disagi. Una colonna di cenere levatasi dall’Etna ha raggiunto una quota di circa 6 mila metri sul livello del mare e, spinta verso Est, è ricaduta sui centri abitati di Acicastello e Viagrande.

Gli esperti dell'INGV ritengono che la colata di lava sia "debolmente alimentata". Dal punto di vista sismico, l'ampiezza media del tremore vulcanico ha mostrato un trend in decremento per poi raggiungere i valori medi. Nonostante ciò, l'intensa attività del cratere centrale Voragine potrebbe portare a radicali cambiamenti, segno di un possibile "ringiovanimento del magma". L'Etna, quindi, continua a essere costantemente monitorato dall'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo.

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