L'autonomia differenziata in Italia: tra referendum e tensioni politiche

Le regioni del Nord Italia, Veneto, Lombardia e Piemonte, guidate dal centrodestra, stanno avanzando verso l'attuazione della legge Calderoli sull'autonomia differenziata. Queste regioni sono pronte a richiedere il trasferimento delle competenze su nove materie che, sottolineano, non prevedono la determinazione dei Livelli Essenziali delle Prestazioni (Lep).

Michele Emiliano, governatore della Puglia, ha dichiarato che se la legge Calderoli sarà confermata, dopo il referendum o l'impugnazione diretta in Corte costituzionale, la Puglia valuterà se aprire le trattative e su quali materie. Emiliano ha anche sottolineato che l'autonomia differenziata così come concepita da Calderoli non danneggia solo il Sud, ma l'intero Paese.

Le cinque Regioni di centrosinistra si stanno preparando per il referendum abrogativo sull'autonomia differenziata. Partito Democratico, Movimento 5 Stelle e Alleanza Verdi e Sinistra stanno raccogliendo firme per chiedere il referendum. Elly Schlein, segretaria del Partito Democratico, ha dichiarato che stanno lavorando con altre forze politiche e sociali su questa iniziativa.

L'autonomia leghista sta incontrando i primi ostacoli significativi. Oltre all'iniziativa delle opposizioni, che ha messo in piedi una strategia in tre mosse, stanno emergendo problemi anche all'interno del centrodestra. Il ministro Musumeci ha espresso la sua preoccupazione, definendo "precoce" la mossa delle regioni del Nord.

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