(Adnkronos) Il Club alpino italiano non ha nessuna intenzione di togliere le croci dalle vette delle montagne. Il presidente generale del Cai, Antonio Montani, chiarisce la posizione dell’organismo e prova a chiudere il caso che ha suscitato una serie di reazioni, compresa quella della ministra del Turismo, Daniela Santanchè. “Non abbiamo mai trattato l’argomento delle croci di vetta in alcuna sede, tantomeno prendendone una posizione ufficiale.
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Generalmente sulle cime che raggiungono i 2mila metri sono posizionate delle croci di vetta. La regola non è assoluta, alcuni crocifissi possono trovarsi anche sulle colline. Sul sito Lo Scarpone del Cai, un antropologo ha suggerito di non rimuovere quelle esistenti. Ma neanche di innalzarne di nuove perché risulterebbe anacronistico data la società di oggi. Il ragionamento ha scatenato la reazione del ministro Matteo Salvini
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Croci di vetta, il Cai interviene e si scusa dopo le polemiche Il presidente generale del Club Alpino Italiano Antonio Montani ha voluto chiarire la posizione del CAI in merito all'argomento delle croci in vetta, che ha scatenato un vespaio di polemiche nelle ultime ore. "Non abbiamo mai trattato l'argomento delle croci di vetta in alcuna sede, tantomeno prendendone una posizione ufficiale - ha spiegato in un comunicato Montani -.
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La questione è annosa, ogni tanto riaffiora e suscita sempre un polverone anche tra i membri del Club alpino italiano, la più antica associazione di appassionati della montagna. Le croci in vetta. Sono 372 sulle Alpi, e molte sono lì da secoli, più di settanta sugli Appennini, alcune sono gigantesche: quella sul monte Catria, al confine tra Umbria e Marche, è alta 18 metri, sul monte Amiata ne spicca una di 22 metri.
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Il Club alpino italiano non ha nessuna intenzione di togliere le croci dalle vette delle montagne. Il presidente generale del Cai, Antonio Montani, chiarisce la posizione dell'organismo e prova a chiudere il caso che ha suscitato una serie di reazioni, compresa quella della ministra del Turismo, Daniela Santanchè. "Non abbiamo mai trattato l'argomento delle croci di vetta in alcuna sede, tantomeno prendendone una posizione ufficiale.
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Il presidente del club alpino si scusa dopo la strigliata del ministro Santanchè: “Nessuna posizione ufficiale, non immagino la cima del Cervino senza la sua croce” “Non abbiamo mai trattato l’argomento delle croci di vetta in alcuna sede, tantomeno prendendone una posizione ufficiale”: la precisazione arriva dal presidente generale del Club alpino italiano Antonio Montani, dopo ore di polemiche scaturite dalle dichiarazioni del direttore editoriale Marco Albino Ferrari
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Il Presidente generale del Club alpino italiano Antonio Montani, in riferimento a quanto pubblicato oggi dalle agenzie di stampa, intende chiarire la posizione del Cai. "Non abbiamo mai trattato l'argomento delle croci di vetta in alcuna sede, tantomeno prendendone una posizione ufficiale. Quanto pubblicato è frutto di dichiarazioni personali espresse dal direttore editoriale Marco Albino Ferrari durante la presentazione di un libro.
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Frassinetti (FdI): “Eliminare croci da cime montane proposta insensata”. CAI chiarisce: “Si tratta di equivoco” Di “Salendo verso la vetta per raggiungere un traguardo e porre un mazzolino di fiori sotto una Croce fa parte delle nostre abitudini e delle nostre tradizioni. La proposta del Club Alpino Italiano di non voler più mettere croci sulle vette montane nazionali è davvero insensata. Una Croce non può certo offendere nessuno…
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La politica, ma in parte anche il mondo dell’alpinismo, contro la proposta del Cai, Club alpino italiano, che ha detto stop alle croci sulle vette delle montagne. Sullo storico portale dell’associazione «Lo Scarpone» i dubbi: la società attuale si rispecchia ancora in questo simbolo? Posizione ribadita durante un incontro all’università Cattolica di Milano: le croci esistenti vanno preservate, ma è necessario evitare…
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Via le croci di vetta sulle montagne? Santanché: ''Basita'', Urzì: "Una follia". Interviene il presidente del Cai: "Mi scuso per l'equivoco generato" TRENTO. "Non abbiamo mai trattato l'argomento delle croci in vetta". A intervenire è Antonio Montani, presidente generale del Club alpino italiano. "Sono dichiarazioni espresse dal direttore…
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“La montagna è sinonimo di ambiente, natura, storia, identità e tradizione. Valori che, a volte, come l’acqua di un “fiume carsico” si nascondono e riemergono. Anche per questi motivi mi meravigliano, oltre che amareggiano, le posizioni emerse dal portale del CAI - Club Alpino Italiano “Lo Scarpone”, dove si ritiene che le croci presenti sulle nostre montagne siano anacronistiche e divisive”. A dichiararlo è Massimo Sertori, assessore alla Montagna di Regione Lombardia
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“Personalmente ritengo non condivisibile la posizione del Cai che prevede di non innalzare più nuove croci sulle cime delle nostre montagne. Penso si tratti di una scelta sbagliata innanzitutto dal punto di vista culturale: il simbolo della croce, specialmente in cima alle Alpi e agli Appennini italiani, è custode innanzitutto di una storia e di una tradizione che da secoli hanno contribuito ad arricchire l’identità del nostro Paese.
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Data pubblicazione 25 Giugno 2023 Gent.ma Redazione, ho letto su alcune testate giornalistiche una notizia sconcertante: si dice che il CAI ( Club Alpino Italiano ) si sia detto contrario al posizionamento di eventuali nuove croci sulle vette dei monti, e favorevole alla rimozione di alcune di esse. La motivazione? Essere in linea coi tempi attuali che richiedono un diverso rispetto interculturale e paesaggistico-ambientale !!! Premetto che spero di cuore che tale notizia sia una…
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Roma, 25 giu – “Basta croci in montagna”. L’ultimo delirio politicamente corretto l’ha partorito il Club alpino italiano (Cai), chiedendo lo stop alle croci sulle vette delle montagne. Sì, avete capito bene, la nota associazione ha lanciato una proposta che ricorda quella dei crocifissi nelle aule scolastiche che secondo i compagni più fanatici andrebbero rimossi perché offendono la sensibilità dei non cristiani.
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Il no del Cai alle nuove vette un croci in vetta fa già discutere. La questione, per la verità, periodicamente, torna ad animare il dibattito all’interno del mondo della montagna. Non senza polemiche. Simone Moro non è tipo che si tira indietro. A maggior ragione, l’alpinista bergamasco non rinuncia a dire la sua quando si tratta di montagna. Otto volte in cima a un’ottomila, ma affezionato anche alle vette di casa sua: «Vedo tutti i giorni la croce in vetta al Canto Alto, una sentinella…
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