Netanyahu avverte Hezbollah: "O mollate, o farete la fine di Gaza"

- Nel villaggio di Maroun el Ras, situato nel sud del Libano, la bandiera israeliana sventola tra gli uliveti, dove i miliziani di Hezbollah avevano stabilito un comando centrale, anche sotterraneo, vicino alla base delle forze di pace dell'ONU. Il premier israeliano Benjamin Netanyahu ha lanciato un avvertimento chiaro: "O mollate Hezbollah, oppure finirete come Gaza". La situazione in Libano è sempre più grave, con Israele che bombarda ovunque, rendendo impossibile dormire per i residenti di Beirut e delle zone circostanti. Monsignor Jules Boutros, vescovo della Chiesa patriarcale di Antiochia dei Siri, racconta che i bombardamenti notturni impediscono di prendere sonno.

L'offensiva israeliana si è estesa dal cielo, dalla terra e ora anche dal mare, accerchiando tutto il Libano meridionale e svuotando i villaggi e le coste da Sidone fino a Tiro e Naqoura. Anche la città vicina alla Linea Blu, che ospita il quartier generale dell'UNIFIL, è finita sotto il fuoco. L'ordine di espandere l'operazione è arrivato lunedì sera, dall'uomo che da un anno è l'incubo dei palestinesi di Gaza. Ora, oltre 15 mila soldati israeliani sono schierati nel sud del Libano, in un'operazione terrestre che, inizialmente dichiarata come "limitata, localizzata e mirata", si è rivelata massiccia e di ampio respiro.

La stella di David blu, piantata dai soldati israeliani nel territorio libanese, rappresenta l'immagine emblematica di questa giornata di conflitto in Medio Oriente. L'operazione, che avrebbe dovuto essere circoscritta, ha assunto proporzioni ben più vaste, coinvolgendo un numero significativo di militari e ampliando il fronte della guerra.

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