Il Papa, dolore per i “bambini mitragliati”. Tacciano le armi contro scuole ospedali e chiese
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Francesca Sabatinelli – Città del Vaticano È tanta e costante la preoccupazione del Papa per tutti coloro che vivono le sofferenze inflitte dalla guerra e dalla violenza. A soli tre giorni dalla nascita di Gesù nel quale gli uomini ripongono la loro speranza, il Papa nei saluti ai fedeli subito dopo la recita dell’Angelus ricorda il Mozambico, stretto tra la povertà e la violenza, al quale Francesco guarda “con attenzione e preoccupazione”, con la preghiera che “il dialogo e la ricerca del bene comune, sostenuti dalla fede e dalla buona volontà, prevalgano sulla sfiducia e sulla discordia”, denunciando poi la “tanta crudeltà” subita dai piccoli innocenti in altre zone di conflitto La martoriata Ucraina continua ad essere colpita da attacchi contro le città, che a volte danneggiano scuole, ospedali, chiese. (Vatican News - Italiano)
La notizia riportata su altre testate
Erano le prime luci dell’alba quando il Patriarca ha lasciato Gerusalemme per poi entrare a Gaza, scortato dai soldati israeliani, attraverso il valico di Eretz. (Vatican News - Italiano)
Così Papa Francesco al termine dell’Angelus, questa volta recitato da Santa Marta invece di affacciarsi come di consueto dal Palazzo Apostolico su San Pietro, a causa del freddo di questi giorni e alcuni sintomi di un raffreddore del Pontefice. (SardiniaPost)
Il Pontefice è tornato a parlare di Gaza usando la parola "crudeltà". Dura la risposta del governo israeliano: Tel Aviv accusa Bergoglio di "due pesi e due misure". (Secolo d'Italia)
"Che crudelta'": Papa Francesco condanna di nuovo gli attacchi in corso a Gaza per la seconda volta in due giorni durante la preghiera settimanale dell'Angelus, dicendo che pensa "ai bambini mitragliati, ai bombardamenti di scuole e ospedali". (Tiscali Notizie)
Quanta crudeltà”. “Con dolore penso a Gaza, a tanta crudeltà, ai bambini mitragliati, ai bombardamenti di scuole e ospedali. (Il Fatto Quotidiano)
L’ingresso del porporato – che ha “giurisdizione” sui fedeli cattolici di rito latino residenti in Israele, Palestina, Giordania e Cipro – è avvenuto dopo che ieri Papa Francesco, durante il discorso di Natale alla Curia, aveva lamentato il fatto che Pizzaballa non era stato fatto entrare nel territorio dilaniato dalla guerra di Israele. (Il Fatto Quotidiano)