Radio Bruno annuncia: "Bove sta bene, non è più in terapia intensiva! È cosciente e lucido"
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Edoardo Bove sta bene, non è più in terapia intensiva. La notte è passata tranquilla, il classe 2002 si è svegliato questa mattina cosciente e lucido, ha parlato con i medici. Non ci sono danni né cerebrali né cardiaci. Ora il ragazzo è stato estubato e nelle prossime 24 ore effettuerà esami per capire da che cosa è venuto il malore. Poi inizierà il percorso di recupero. Lo riporta Radio Bruno (Labaro Viola)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e il primo ministro danese Mette Frederiksen visitano i soldati feriti in un ospedale militare a Kiev (Ansa) (La Verità)
La citazione però, non tiene conto che la multinazionale ha già perso una causa da un miliardo di dollari negli Usa e ... Il gruppo, di cui Exor è primo azionista, perde la causa contro le casse sanitarie«Fare business in modo responsabile e sostenibile». (La Verità)
Intanto supporta Del Piero per la Figc.L’accusa è di non aver regolarmente versato l’Imposta sul valore aggiunto su un volume di affari di 1 milione di euro spalmato su quattro annualità. Il campione, indagato per omessa dichiarazione, deve ancora essere sentito dai pm. (La Verità)
Il Professore Ordinario di Medicina Interna presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II, Guido Iaccarino, è intervenuto a Tempi Supplementari, su Vikonos Web Radio/tv: "Sarà fondamentale capire cosa ha portato al malore di Bove. (Napoli Magazine)
Tutti temi ignorati, a scapito dei lavoratori.In piazza ma mai in fabbrica. Ma i dossier su cui dovrebbe puntare sono la politica industriale, le nuove tecnologie e la formazione dei dipendenti. (La Verità)
Il caso del calciatore Edoardo Bove, svenuto in campo a causa di un attacco cardiaco dovrebbe farci riflettere sulla fragilità di noi umani quando siamo sottoposti anche se giovani e allenati a prove psicofisiche continue, anche se liberamente scelte nella consapevolezza che sono parte della professione di atleta. (L'HuffPost)