Zuckerberg chiude il programma di fact-checking di Meta (e strizza l'occhio a Trump e Musk): «Torniamo alle radici sulla libertà di espressione»
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Mark Zuckerberg ha annunciato sui propri social i cambiamenti che presto avverranno sulle proprie piattaforme. Un 2025 subito impegnativo per il fondatore di Facebook, che poche ore fa aveva annunciato il nuovo cda, tra cui figura anche John Elkann. Lo scopo delle novità di Meta, secondo Zuckerberg? «Dare voce alle persone sulle nostre piattaforme». Come? «È tempo di tornare alle nostre radici sulla libertà di espressione», spiega l'imprenditore dal proprio profilo personale. (Corriere della Sera)
Su altre testate
Ironia della sorte: la prima notizia etichettata come potenzialmente falsa da Facebook, nel 2017, riguardava Donald Trump (e una fantomatica fuga di notizie causata dal suo smartphone). (Corriere della Sera)
"Le recenti elezioni sembrano anche un punto di svolta culturale verso una nuova priorità della parola. Quindi torneremo alle nostre radici e ci concentreremo sulla riduzione degli errori, sulla semplificazione delle nostre policy e sul ripristino della libera espressione sulle nostre piattaforme. (Liberoquotidiano.it)
E' quanto sottolinea in un'intervista all'Adnkronos, Fabiana Di Porto, docente di Innovation Law and Regulation alla Luiss. Lo stop di Meta al fact checking apre lo scenario ad una partita ben più grande tra Usa e Ue su chi si doterà "per primo della tecnologia per intercettare e rimuovere i contenuti illegali". (Adnkronos)
Il portavoce della Commissione europea, Thomas Regnier, ha risposto alle accuse di "censura" sui contenuti da parte di Elon Musk e Mark Zuckerberg: "Non chiediamo ad alcuna piattaforma di rimuovere alcun contenuto lecito", ha detto. (Tiscali Notizie)
«Le donne? Oggetti per l'arredamento». Ora, le modifiche introdotte a livello globale da Meta e scovate dalle testate americane Wired e Cnn potrebbero renderle lecite, insieme ad altri discorsi d'odio. (Corriere della Sera)
“Le piattaforme saranno ancora obbligate a un impegno proattivo in Italia, ma in dubbio è il ruolo di queste aziende nel controllo delle notizie”, commenta l’avvocato Ernesto Belisario a Sky tg24 Insider Mark Zuckerberg ha annunciato che Facebook e Instagram, per il momento solo negli Stati Uniti, non avranno più un loro sistema di fact-checking. (Sky Tg24 )