CONTI BANCARI, FOTI: “LA SINISTRA AVREBBE GRIDATO AL GOLPE”

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L'Opinione delle Libertà INTERNO

Tommaso Foti trova sconcertanti gli oltre seimila accessi non autorizzati ai conti correnti. Un vero e proprio dossieraggio. “Ci sono diverse nuvole nel cielo”, sottolinea il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, in un’intervista alla Verità. “In pochi giorni – rimarca – un hacker penetra nel sito del Ministero di Giustizia, un funzionario dello Stato crea dossier prevalentemente contro personaggi di centrodestra, e poi oggi il caso Coviello. (L'Opinione delle Libertà)

La notizia riportata su altri media

Vincenzo Coviello, il 52enne ex dipendente di Intesa San Paolo, licenziato ad agosto e indagato dalla procura di Bari per accesso abusivo ai sistemi informatici e tentato procacciamento di notizie concernenti la sicurezza dello Stato in relazione alle intrusioni non autorizzate nei conti correnti di migliaia di persone (dalla premier ad alcuni ministri, oltre a diversi esponenti del mondo dello spettacolo e dello sport), avrebbe agito solo per motivi di curiosità, senza trasferire a nessuno le informazioni riservate di cui aveva preso visione. (quotidianodipuglia.it)

Si allarga la lista di politici e vip finiti nel mirino dell'ex dipendente di Intesa San Paolo. (Fanpage.it)

Forse perché ha un fratello carabiniere, comandante della stazione dei carabinieri di Modugno (Bari). (ilgazzettino.it)

Conti spiati, così Coviello chiese l'aspettativa: «Ho agito per curiosità, sono pentito». La sua verità in una lettera

«Credo che bisognerà restringere il numero di coloro che hanno titolo ad accedere ai dati e soprattutto certificare in maniera assoluta ogni tipo di accesso con delle forme di controllo preventivo». (Corriere della Sera)

BARI — «Siamo molto dispiaciuti di quanto accaduto e chiediamo scusa. Banca Intesa interviene nello scandalo che ha travolto il suo ormai ex dipendente, Vincenzo Coviello, lo spione che in poco più di un anno ha eseguito 6. (la Repubblica)

«Per quanto riguarda gli inquiry relativi a personaggi pubblici» e «relativi ai colleghi», «posso affermare con certezza di avere agito solo per motivi di curiosità e non aver trasferito a nessuno le informazioni da me visionate, delle quali peraltro, considerato anche il notevole lasso di tempo trascorso, posso affermare con assoluta certezza di non avere alcun ricordo» e «di non aver trasferito in qualsiasi modalità nessun dato». (Corriere della Sera)