Scontro sui rimpatri dei migranti. Da Roma a Catania stop dei giudici: "Egitto e Bangladesh non sicuri"
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Botta e risposta. I magistrati di Catania semplicemente ignorato il decreto con cui il governo ordinava di considerare Egitto e Bangladesh Paesi sicuri. Hanno infatti dichiarato illegittima la richiesta di trattenimento nei centri a carico di tre egiziani e due bengalesi che hanno richiesto lo stato di rifugiati giustificando la decisione con la constatazione che "la lista dei Paesi sicuri" contenuta nel provvedimento non esime il giudice "dall’esame della compatibilità" di questa "designazione con il diritto dell’Unione europea". (QUOTIDIANO NAZIONALE)
La notizia riportata su altri media
“L’Egitto è una meta sempre più gettonata per le vacanze, tanto che nel 2023 ha segnato un numero record di visitatori: 14,9 milioni, di cui 850mila dall’Italia. In altre parole, l’Egitto è un Paese sicuro per tutti, tranne che per i clandestini che - secondo alcuni giudici di sinistra - non possono tornarci". (il Giornale)
Riesplode la tensione tra il centrodestra e la magistratura sulla questione migranti. Si legge nella motivazione: “In Egitto vi sono gravi violazioni dei diritti umani, che in contrasto con il diritto europeo citato persistono in maniera generale e costante ed investono non solo ampie e indefinite categorie di persone... (Italia Oggi)
Dopodiché, come in ogni paese, ci sono alcuni aspetti che lo rendono insicuro per alcune categorie di persone, penso alle discriminazioni legate al sesso o alla religione". Giorgio Mulè, vicepresidente della Camera e deputato di Forza Italia, a Metropolis commenta così la sentenza dell giudice Massimo Escher, che non ha convalidato il trattenimento di un ragazzo egiziano appena arrivato a Pozzallo. (la Repubblica)
«Allo stato e a una valutazione sommaria propria della fase cautelare la Tunisia è un Paese poco sicuro. La situazione socio-politica, benché non si ravvisino situazioni di violenza indiscriminata derivante da conflitto armato, risulta gravemente deteriorata. (il Giornale)
Ancora una volta, i giudici hanno ignorato la legge e hanno proceduto con l'interpretazione, invece che con la sua applicazione. Il giudice sostiene che la lista trasformata in decreto " non esime il giudice all'obbligo di una verifica della compatibilità con il diritto dell'Unione europea ". (il Giornale)
Migranti nei centri in Albania, si ricomincia. Un nuovo gruppo è stato soccorso oggi, 4 novembre, con la nave Libra della Marina Militare, in acque internazionali a sud di Lampedusa. Dopo uno screening a bordo si è deciso di trasferire i migranti nei centri in Albania. (LaC news24)