Migranti, cosa non torna nell’incredibile sentenza anti-Albania
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Due anni di governo, due anni di battaglie con i giudici. In Italia la vera opposizione non è il Partito Democratico o il Movimento 5 Stelle, ma è la magistratura. Negli ultimi mesi il botta e risposta si è intensificato sul dossier dei flussi migratori, in particolare dopo il via libera al piano Albania. L’ultima sentenza a gettare benzina sul fuoco è arrivata ieri: il Tribunale di Catania non ha convalidato i trattenimenti di alcuni migranti originari di Egitto e Bangladesh, non ritenendo i due Paesi sicuri. (Nicola Porro)
La notizia riportata su altri giornali
Questa la linea del governo dopo il nuovo stop ai trattenimenti arrivato dal Tribunale di Catania.In mattinata, al termine della visita al Villaggio Difesa al Circo Massimo, Giorgia Meloni risponde con una battuta - ma che cela insofferenza - al cronista che ipotizza il "flop" dell'intesa con Tirana: "Ancora? Avete una fissazione... (Tiscali Notizie)
Migranti nei centri in Albania, si ricomincia. Un nuovo gruppo è stato soccorso oggi, 4 novembre, con la nave Libra della Marina Militare, in acque internazionali a sud di Lampedusa. Dopo uno screening a bordo si è deciso di trasferire i migranti nei centri in Albania. (LaC news24)
Le argomentazioni sono le stesse che le toghe etnee usano da settembre: nei casi di Tunisia, Bangladesh ed Egitto accostano le «schede paese», che descrivono le situazioni di ogni Stato, al dettato della legge. (il manifesto)
Il centro migranti italiani nel porto di Shengjin, in Albania (il Giornale)
(Adnkronos) – Il modello Albania “va avanti con ancor più convinzione”. E così non può andare…”. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)
Nel giorno in cui è stato effettuato un primo trasbordo di migranti sulla nave Libra della Marina militare, arrivata in mattinata a Sud di Lampedusa e destinata a tornare in Albania con le persone soccorse in mare e ritenute in possesso dei requisiti per il trasferimento, le tensioni tra Governo e magistratura ripartono da Catania, il tribunale che un anno fa aveva visto divampare lo scontro tra la giudice Iolanda Apostolico e l’Esecutivo sempre in materia di immigrazione. (Il Sole 24 ORE)