Le assaggiatrici di Soldini è un solido e austero adattamento di un bestseller italiano spendibile anche all’estero

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Le assaggiatrici è un film solido e austero come la storia (vera) che racconta: la recensione Soldini regala a uno dei bestseller italiani di maggior successo internazionale un film che potrebbe piacere molto, anche fuori dall’Italia: la recensione di Le assaggiatrici. Nel 2021 una 95enne tedesca di nome Margot Wölk rivelò di essere stata una delle assaggiatrici al servizio del Führer. Fino ad allora nessuno sapeva che Hitler si serviva di un gruppetto di giovani donne tedesche per sincerarsi che i pasti che consumava nel bunker noto come la Tana del lupo non venissero avvelenati. (Gamesurf)

Se ne è parlato anche su altri media

Per Rosella Postorino, «è un romanzo sulla colpa, sulla possibilità di scivolare nel peccato anche senza un'adesione ideale». Le prime visioni al cinema e le novità delle piattaforme digitali: «Le assaggiatrici», «Nonostante», «Sons», «Opus – Venera la tua stella», «Holland», «Muori di lei», «Gen_», «Finché notte non ci separi», «Cattiverie a domicilio», «The Substance». (Corriere della Sera)

Nel 2012 a 95 anni, poco prima di morire, una donna di nome Margot Wölk ha rivelato di essere stata una delle giovani tedesche costrette ad assaggiare i pasti di Hitler mentre viveva nella cosiddetta Tana del Lupo (in Polonia, all’epoca la Prussia Orientale). (La Provincia di Cremona e Crema)

Silvio Soldini ci porta nella Germania di Hitler per raccontarci un'incredibile storia vera. Perché scoprire la terribile e verissima storia di “Le assaggiatrici”, il nuovo film di Soldini Nella Germania del 1943, 7 donne (sane, ariane), mangiano e sorseggiano cibo e champagne prelibati. (Style - Moda Uomo del Corriere della Sera)

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È il racconto di un gruppo di donne tedesche scelte dalle SS per assaggiare i pasti di Adolf Hitler. Anzitutto al cinema l’adattamento del romanzo di Rossella Postorino “Le assaggiatrici” per la regia di Silvio Soldini, con Cristina Comencini tra le autrici del copione. (Servizio Informazione Religiosa)

Nel 2012 a 95 anni, poco prima di morire, una donna di nome Margot Wölk rivelò di essere stata, una delle 15 giovani tedesche costrette per oltre due anni ad assaggiare i pasti di Hitler per avere la certezza che non fossero avvelenati. (Vogue Italia)