BCE effects: cosa succede dopo il taglio dei tassi di interesse

BCE effects: cosa succede dopo il taglio dei tassi di interesse
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Fiscal Focus ECONOMIA

Finalmente, la BCE ha deciso di tagliare nuovamente i tassi di interesse di un quarto di punto (0,25%), alleviando il costo del credito per milioni di famiglie e imprese europee. È la seconda sforbiciata del 2024 dopo quella del giugno scorso, e a convincere la granitica presidente Christine Lagarde è stata l’idea che – grazie ad un’inflazione ormai sotto controllo - fosse arrivato il momento di dare una mano all’economia dell’area Euro allentando la stretta monetaria con l’obiettivo di rilanciare investimenti e consumi. (Fiscal Focus)

Se ne è parlato anche su altre testate

In generale, questo trend discendente ha sicuramente un effetto incentivante per chi deve accedere a un mutuo per acquistare casa. “La riduzione dei tassi decisa dalla Bce, seppur contenuta, avrà sicuramente un impatto sul mercato dei mutui. (SimplyBiz - Dedicato a chi opera nel mondo del credito)

È quanto ha affermato il capo economista dell'istituzione monetaria, Philip Lane durante il suo intervento all'incontro dei capo economisti delle banche di investimento europee."Al tempo stesso dobbiamo mantenere l'opzionalità sulla velocità dell'aggiustamento – ha aggiunto Lane –. (LA STAMPA Finanza)

L'istituzione di Francoforte non ha fornito nessun indirizzo riguardo all'andamento futuro dei tassi, che rimangono a livelli elevati, anche se le previsioni su crescita e inflazione sono coerenti con graduali tagli nei prossimi mesi. (QuiFinanza)

24Max: il taglio dei tassi di settembre inciderà su mutui e compravendite

Dalla Banca Centrale Europea (BCE) non sono arrivate novità con la riunione del board di giovedì 12. La sforbiciata di un quarto di punto percentuale ha riguardato il tasso sui depositi bancari, vale a dire alla remunerazione concessa alle banche commerciali nell’Eurozona sulla liquidità parcheggiata a Francoforte in eccesso rispetto alle riserve obbligatorie. (InvestireOggi.it)

Francoforte scommette su ripresa dei consumi e resistenza del mercato del lavoro. Con un occhio alle mosse della Fed (Milano Finanza)

Non molto in termini assoluti, ma comunque un chiaro messaggio agli operatori: il percorso della riduzione dei tassi d’interesse, che era attestato a inizio anno al 4,50% (tasso di rifinanziamento principale), prosegue senza tentennamenti. (Corriere della Sera)