La coscienza dell’ignoranza, non stupiamoci se l’Italia è ridotta così

La coscienza dell’ignoranza, non stupiamoci se l’Italia è ridotta così
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La Stampa INTERNO

Stupefacente lo stupore. Il nostro è un Paese fermo dagli anni Settanta dello scorso millennio (e chi sta fermo arretra) e la sua “intelligenza sociale” avrebbe dovuto invece miracolosamente crescere? La classe politica non è riuscita a condurre in porto nessuna delle riforme amministrative e istituzionali che tutti ritenevano necessarie dopo la catastrofe Tangentopoli. Il capitalismo italiano… (La Stampa)

Ne parlano anche altri giornali

Se vi direi che un terzo degli italiani oggi non riesca a comprendere un testo complesso, state tranquilli, avete ragione, non è italiano il mio, il titolo e i verbi sono sbagliati, ma è quello che potrebbe essere il nostro lessico fra qualche anno. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Stiamo assistendo a una pericolosa dealfabetizzazione degli adulti, quella che già alcuni decenni fa denunciava con preoccupazione il linguista Tullio De Mauro. Dagli ultimi dati Ocse emerge un quadro dell'Italia a dir poco allarmante: nel nostro Paese un terzo degli adulti risulta analfabeta funzionale. (L'HuffPost)

L’Italia è un paese di analfabeti funzionali: potremmo riassumere in maniera cruda e forse anche semplicistica l’esito dell’indagine dell’OCSE (Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico) relativa alle competenze degli adulti per il 2023, il Survey of Adult Skills, realizzata bell’ambito del programma OCSE per la valutazione internazionale delle competenze degli adulti (Programme for the International Assessment of Adult Competencies, PIAAC), dove per adulti si intendono gli individui tra i 16 e i 65 anni. (Finestre sull'Arte)

Emergenza educativa in Italia: si segua il modello finlandese

Ha a che fare con il tempo, la questione dell’analfabetismo impietosamente fotografata dai dati Ocse, questo è il primo dato da tenere a mente. Punto, l’editoriale potrebbe finire qui: invece qui cominciamo, perché in questa storia, che fa… (La Stampa)

E questo è ciò che emerge dall’analisi degli adulti, in attesa che diventino adulti quelli che, anno dopo anno, sui banchi di scuola manifestano carenze sempre più evidenti a ogni rilevazione e in ogni momento del percorso scolastico. (Panorama)

Più del 35% degli adulti nel nostro Paese si colloca ai livelli più bassi di competenze di lettura e matematica, mostrando difficoltà persino nella comprensione di testi semplici o nell’esecuzione di calcoli basilari. (La Gazzetta del Mezzogiorno)