Riarmo Europa, la risposta della politica italiana
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Riarmo Europa, la risposta della politica italiana L’Eurocamera ha approvato la risoluzione sul piano di riarmo europeo. No della Lega e Movimento 5 Stelle. Il PD si spacca. Servizio di Augusto Cantelmi Questo contenuto non è disponibile per via delle tue preferenze sui cookie (TV2000)
Su altre fonti
Lei per mediare aveva indicato la linea dell’astensione, ma la seguono solo in 11, contro 10 eurodeputati che votano a favore. Alla fine Elly Schlein limita i danni: evita la sfiducia europea e supera la prova del Parlamento di Strasburgo. (L'HuffPost)
Il Pd, a Bruxelles, si spacca in occasione del voto sul piano di riarmo europeo voluto dal presidente della Commissione Ue Ursula Von Der Leyen e sul sostegno all’Ucraina. La segretaria Elly Schlein aveva puntato sull'astensione della delegazione dem, ma solo 11 europarlamentari si sono astenuti. (il Giornale)
Che cosa non la convince? “Una truffa e un crimine - attacca, senza tanti fronzoli, Nichi Vendola, ex governatore pugliese, carismatico Presidente di Sinistra italiana che sabato sarà in piazza con la bandiera arcobaleno - Una truffa perché non c’è neppure la traccia di un esercito europeo, ma solo l’implementazione abnorme delle spese militari dei singoli Stati, che nella loro somma già spendono il doppio della Russia di Putin. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Pina Picierno è tra i dieci eurodeputati del Pd che ieri hanno votato a favore di ReArm Europe (11 si sono astenuti). «Quello di von der Leyen è un primo passo significativo verso la difesa comune. (Milano Finanza)
"All'Europa serve la difesa comune, non la corsa al riarmo dei singoli Stati. È e resta questa la posizione del Pd". Lo dichiara la segretaria Pd Elly Schlein. (la Repubblica)
È e resta questa la posizione del Pd.Oggi al Parlamento si votava una risoluzione sulla difesa comune, con molti punti che amo, ma la risoluzione dava anche appoggio al piano RearmEU proposto da Ursula Von der Leyen cui abbiamo avanzato e confermiamo molte critiche proprio perché agevola il riarmo dei singoli Stati facendo debito nazionale, ma non contribuisce alla difesa comune e anzi rischia di ritardarla. (Corriere della Sera)