La vittoria di Trump è una brutta storia per papa Francesco. Chiedere allo scomunicato Viganò
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Un’inedito assoluto. Almeno della storia recente di quella bimillenaria della Chiesa. Ha vinto Trump a valanga, avremo quindi come futuro “padrone del mondo” un uomo che era stato “benedetto” da un vescovo cattolico, scismatico addirittura scomunicato, l’ex nunzio negli Usa, Carlo Maria Viganò. E che è a fianco del… (L'HuffPost)
La notizia riportata su altri media
«Trump è un suprematista e non rappresenta il futuro degli Stati Uniti. Il futuro è il suo vice, J.D. Vance, che ha spostato una indiana e può rappresentare un’America multietnica». Nelle ore in cui si attende la conferma definitiva della vittoria di Donald Trump, destinato a tornare alla Casa Bianca, StartupItalia ha intervistato Marco Sioli, professore di Storia dell’America del Nord all’Università degli Studi di Milano. (StartupItalia)
I media statunitensi hanno già assegnato al candidato repubblicano la vittoria in tre dei sette Stati in bilico, che insieme alla vittoria in Alaska (data per certa) gli hanno permesso di arrivare a 270 “grandi elettori”, la metà più uno dei 538 “grandi elettori”, la soglia necessaria per essere eletto presidente. (Pagella Politica)
La Premier Giorgia Meloni si è congratulata con Trump a nome di tutto il governo italiano, con l'augurio di rafforzare ulteriormente il «legame strategico» tra Italia e Stati Uniti, definite «nazioni sorelle». (ilmessaggero.it)
Se è vero che anche la politica in questi tempi è diventata la prosecuzione dello sport con altri mezzi, sia nella sua liturgia che nel suo epilogo; allora l’elezione di Donald Trump a presidente degli Stati Uniti, il 47° della storia, arriva dopo una partita che ha diviso gli americani come mai era successo in precedenza. (La Gazzetta dello Sport)
Il futuro 47esimo Presidente degli Stati Uniti d'America sarà il primo a tornare alla Casa Bianca in oltre 130 anni. Da Elon Musk a Cardi B, emozioni contrastanti tra le star delle musica, dello spettacolo e di internet che stanno commentando in queste ore la vittoria del tycoon (Euronews Italiano)
Dopo la Georgia anche il North Carolina, altro stato «in bilico», è a un passo dal superare il numero di votanti del 2020. Quattro anni fa andarono alle urne 5,4 milioni di persone. (Corriere della Sera)