Carabinieri accerchiati e minacciati con kalashnikov 0

15/10/2024 INTERNO

Da ANSA E’ il 13 aprile del 2017 quando una pattuglia dei Carabinieri forestali controlla una masseria a San Giovanni Rotondo (Foggia) nella disponibilità di Pasquale Ricucci. All’esterno ci sono tre auto, una delle quali ha sul tettuccio un lampeggiante come quelli in uso alle Forze di polizia. I militari si avvicinano e vedono alcune persone fuggire. Prima che possano controllare la masseria, nella quale sono custodite delle armi, e che possano chiedere rinforzi alla centrale operativa, vengono circondati da almeno sei uomini armati con kalashnikov e mitragliette. (Difesa Magazine)

Ne parlano anche altri giornali

“ Ringrazio la Procura Nazionale Antimafia, la DDA di Bari e la Polizia, i Carabinieri e la Guardia di Finanza che con un'operazione congiunta hanno liberato i cittadini le terre del Gargano dalla presenza del temuto clan Li Bergolis, effettuando trentanove arresti. (PRESS REGIONE)

Leggi tutta la notizia (Virgilio)

Per tre degli arrestati, considerati capi dell'organizzazione, è stato disposto il regime carcerario speciale del 41-bis. (Foggia)

Il regime di alta sicurezza è inidoneo a contenere la pericolosità delle alte figure mafiose», ha detto in conferenza stampa a Bari il procuratore nazionale Antimafia, Giovanni Melillo. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Inizialmente, il gruppo cercò di fuggire alla vista di una pattuglia dei carabinieri forestali, ma successivamente, resosi conto che si trattava di agenti della forestale e preoccupati per le armi lasciate sul posto, tornarono indietro. (StatoQuotidiano.it)

Erano partiti dalla montagna, con violenza e caratteristiche di mafia militare, fino ad arrivare sulle coste del Gargano evolvendosi in mafia degli affari, capace di infiltrarsi nel tessuto imprenditoriale con riverberi anche in campo politico-amministrativo. (Il Fatto Quotidiano)