Roma, delitto di via Poma: respinta l'archiviazione, «sulla morte di Simonetta Cesaroni la mano dei servizi segreti»

Roma, delitto di via Poma: respinta l'archiviazione, «sulla morte di Simonetta Cesaroni la mano dei servizi segreti»
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La tesi che affiora dal decreto con cui la gip Giulia Arcieri dispone nuove indagini su via Poma (trentaquattro anni dopo) è la seguente: in quegli uffici dell’Associazione italiana alberghi della Gioventù (Aiag), gli stessi in cui Simonetta Cesaroni lavorava part time come contabile, vi erano documenti segreti. Carte che intreccerebbero storie italiane importanti, in quanto di proprietà dei servizi segreti. (Corriere Roma)

Ne parlano anche altri giornali

La gip Giulia Arcieri ha respinto l'archiviazione e disposto nuove indagini sul delitto di via Poma in cui fu uccisa Simonetta Cesaroni. Saranno ascoltati anche l’ex questore Carmine Belfiore e Sergio Costa, ex 007. (Corriere TV)

Ma il 7 agosto 1990 la sua vita si spezzò in modo brutale. Simonetta Cesaroni aveva vent'anni, un lavoro a tempo agli Ostelli della gioventù (Aiag) e sogni semplici. (Virgilio)

Il gip di Roma Giulia Arcieri ha respinto la richiesta di archiviazione formulata dalla procura sul delitto di via Poma , dove, nell’agosto del 1990 , venne uccisa Simonetta Cesaroni . Il procedimento, con l’ipotesi di reato di omicidio volontario , era stato avviato nel marzo del 2022 , dopo un esposto presentato dai familiari della vittima in cui si chiedeva di verificare alcuni alibi di soggetti già coinvolti nelle indagini precedenti. (Gazzetta del Sud)

Via Poma, l'ombra dei servizi segreti sul delitto di Simonetta Cesaroni: respinta l'archiviazione. Disposte nuove indagini

Perquisizioni da eseguire con urgenza (almeno quattro), sequestri, acquisizioni di vecchie e nuove testimonianze (26 persone), consulenze: per volontà della gip Giulia Arcieri l’inchiesta sull’omicidio di Simonetta Cesaroni compie un salto di qualità e da ricognizione «cartolare» a cui era confinata, si fa indagine viva. (Corriere Roma)

La novità del caso risede nel fatto che in quell'appartamento c’erano documenti riservati dei servizi segreti. E su quelle carte investigatori e pubblici ministeri non dovevano metterci le mani. (ilgazzettino.it)

È questa la tesi della magistrata Giulia Arcieri che ha respinto la richiesta di archiviazione della procura capitolina, dando indicazioni molto precise su come procedere: grande attenzione sull’intervento di “poteri forti” nelle vecchie indagini inquinate. (ilmessaggero.it)