Yara Gambirasio, gli avvocati di Bossetti puntano a riaprire il caso con la carta del "Dna distrutto"

Yara Gambirasio, gli avvocati di Bossetti puntano a riaprire il caso con la carta del Dna distrutto
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È sui presunti errori di Letizia Ruggeri, il pubblico ministero che ha fatto condannare all’ergastolo Massimo Bossetti, che gli avvocati dell’uomo puntano le loro migliori carte nella speranza di fare riaprire il processo sull’omicidio della tredicenne Yara Gambirasio. E proprio ora che la docuserie Netflix ha riacceso i riflettori sul caso, potrebbe arrivare una svolta inattesa. La schiva e impenetrabile Ruggeri è infatti indagata per frode processuale e depistaggio: secondo gli avvocati dell’uomo, la magistrata sarebbe responsabile della non corretta conservazione dei 54 campioni con tracce di Dna dello stesso Bossetti rinvenuti sul corpo e gli abiti di Yara Gambirasio, i quali costituiscono la prova principale (ma non l’unica) che ha portato alla condanna. (IL GIORNO)

La notizia riportata su altri media

“Il caso Yara: oltre ogni ragionevole dubbio” è una docuserie disponibile su Netflix. Sviluppata e diretta da Gianluca Neri e scritta da Carlo G. Gabardini, Gianluca Neri ed Elena Grillone, ripercorre la tragica vicenda di Yara Gambirasio, una tredicenne scomparsa a Brembate di Sopra nel novembre del 2010. (Radio Capital)

Le sbavature e gli errori degli inquirenti (tra imprudenze e atti gravissimi), l’arroccamento della difesa e dell’accusa e il ruolo esercitato dai media, tra innocentisti e colpevolisti, gettano ombre sulla verità processuale. (Donna Moderna)

La richiesta della difesa di Massimo Bossetti è stata ritenuta inammissibile. L'uomo è stato condannato all'ergastolo per l'omicidio della giovane ragazza di Brembate Sopra (AGI - Agenzia Italia)

Perché non dobbiamo avere dubbi su chi ha ucciso Yara Gambirasio

La caccia al mostro (ricordate Bruno Vespa e Pietro Valpreda?) è una specialità sempre in voga, non solo in Italia. Uno strumento popolare di catarsi, che ha molto a che fare con la figura individuata dall’antropologo René Girard, il capro espiatorio, che consente a tutti di sentirsi buoni e giusti e migliori, immolando sul rogo qualche agnello sacrificale. (Corriere della Sera)

Il caso Yara, oltre ogni ragionevole dubbio è un lavoro che ricostruisce l'indagine con un obiettivo reso evidente già dal titolo: mettere in dubbio la solidità degli elementi che hanno portato alla condanna all'ergastolo per omicidio di Massimo Bossetti. (Corriere Roma)

Ma dall’analisi degli atti Bossetti risulta colpevole al di là di ogni ragionevole dubbio. (Fanpage.it)