Verso lo sciopero generale. Ma la Cisl non ci sta

Verso lo sciopero generale. Ma la Cisl non ci sta
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Tuttoscuola INTERNO

C’era una volta la Trimurti, il patto di ferro CGIL-CISL-UIL che negli anni Settanta dello scorso secolo fece e disfece governi, entrando in crisi nel 1984 quando CISL e UIL non si opposero al blocco della scala mobile da parte del governo Craxi mentre la CGIL appoggiò (senza però proclamare lo sciopero generale) le iniziative di protesta spontanea, o promosse dai consigli di fabbrica, in corso in numerose industrie soprattutto del Nord, ricevendo la solidarietà del PCI allora guidato da Enrico Berlinguer – da tempo in forte polemica e concorrenza con il PSI craxiano – destinato però a morire nel giugno 1984, poco dopo l’enorme ma infruttuosa manifestazione della CGIL svoltasi a Roma nel marzo 1984. (Tuttoscuola)

Ne parlano anche altre testate

Sciopero confermato. Per questi ultimi la manovra è ingiusta e aggrava profondamente le disuguaglianze tra i cittadini. (L'Eco di Bergamo)

"Il 29 novembre scenderemo in piazza e lo faremo su base regionale, anche qui in Sicilia, a Palermo, per manifestare nei confronti di una legge di bilancio che intanto non valorizza una questione importante sul tema del lavoro: l'emergenza salariale. (Tiscali Notizie)

“Certo si può sempre fare di più ma uno sciopero generale contro la manovra oggi non è giustificato. Scioperare? È chi lo fa, onestamente, che dovrebbe avanzare argomenti più convincenti. (CISL)

Il Consiglio regionale della Uil: «La legge di bilancio non è all’altezza delle sfide per sostenere i lavoratori»

Pesca. (PesceInRete)

In piena estate abbiamo affrontato un'emergenza idrica mai vista prima che ha colpito la popolazione, gli agricoltori e il settore del turismo". "In Sicilia le emergenze sono sempre tantissime e se ne aggiungono nuove alle vecchie, e scenderemo in piazza il 29 novembre per dire 'no' a un governo menefreghista che si volta dall'altra parte davanti alle tantissime emergenze della regione. (Tiscali Notizie)

E non intervenendo attraverso la leva fiscale, non risponde alle esigenze reali del Paese e non è all’altezza delle sfide strutturali che devono essere affrontate per sostenere i lavoratori e rafforzare i servizi essenziali». (Giornale di Sicilia)