Elezioni Usa, l’allarme dell’ Fbi: «Fake news russe un veleno sul voto»

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Il Dubbio ESTERI

«La Russia è attivamente implicata in un lavoro di disinformazione negli Stati chiave per orientare il risultato delle elezioni presidenziali». L’allarme è stato lanciato dal Bureau della polizia federale (Fbi) e poi raccolto dalla Direzione nazionale dell’intelligence (Odni) e dall’Agenzia di sicurezza informatica (Cisa). L’attività delle factory russe riguarda principalmente il web e sarebbero concentrate sui sette swing state che decideranno l’esito del voto: Arizona, Nevada, Georgia, Carolina del Nord, Pennsylvania, Michigan e Wisconsin (Il Dubbio)

Su altri media

E i servizi segreti non hanno dubbi: è stata la Russia, per manipolare gli elettori. “Consideriamo le accuse prive di fondamento”, la reazione di Mosca. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

A meno di 24 ore dal voto cruciale che deciderà l'esito delle elezioni Usa 2024 tra la vicepresidente in carica Kamala Harris e l'ex presidente Donald Trump, la disinformazione ha raggiunto livelli senza precedenti. (WIRED Italia)

«I leader mondiali guardano queste elezioni. Se non guidiamo noi il mondo, chi lo farà?», ha detto Joe Biden ieri a Scranton, la sua città natale nella contea di Lackawanna, in Pennsylvania, dove l’autostrada porta il suo nome eppure batté per appena otto punti Donald Trump nel 2020 (e di appena 1,2 punti nello Stato). (Corriere della Sera)

Voto e spamouflage, così circolano le fake news che minano la fiducia nel sistema elettorale americano

“Nel 2024 non siamo preparati come lo eravamo nel 2020 sotto il presidente Trump … Gli avversari stranieri sanno che la disinformazione è a buon mercato. E funziona”. Così riporta il senatore americano Mark Warner, presidente democratico della Commissione Intelligence del Senato. (ISPI)

Roma, 5 nov. “La Russia è la minaccia più attiva”, hanno affermato l’Office of the Director of National Intelligence (ODNI), l’Fbi e la Cybersecurity and Infrastructure Security Agency. (Agenzia askanews)

Elettori che sostengono che il dispositivo di voto gli ha cambiato la preferenza tra i candidati. Bus pieni di stranieri che arrivano a un seggio per votare, saltando la fila. (La Stampa)