Il caso Osimhen è il monumento allo spreco e alla follia del calciomercato di oggi

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Bloooog! SPORT

Il caso Osimhen è il monumento allo spreco e alla follia del calciomercato di oggi Non so se abbia senso ormai scoprire chi sia il colpevole principale del caso Osimhen. Credo sia praticamente impossibile trovare un innocente, sempre posto – visto dalla parte di De Laurentiis – che ognuno fa dei suoi soldi ciò che vuole, per cui se ne butta così tanti dalla finestra affari suoi. E – visto dalla parte del giocatore – che ognuno può chiedere e pretendere i soldi che ritiene fino a quando viene mandato a quel paese e soffoca della propria stessa ingordigia. (Bloooog!)

La notizia riportata su altre testate

Perdono tutti nell’affaire Osimhen. Sei mesi di incontri, contatti, fumate grigie, nere, bianche, a pois per partorire un rinnovo, che alla lunga è diventato un aborto. Ma alla fine il valore reale del calciatore è venuto fuori: prestito secco. (IlNapolista)

Un aereo verso Istanbul sta per dividere Osimhen e il Napoli dopo anni d’amore incondizionato. Un prestito secco, che sa di taglio netto con il passato. Questo addio da parte del bomber nigeriano per molti doveva essere diverso, ma quando gli interessi non vengono soddisfatti l’anima diventa quella piccola parte da poter calpestare dentro di noi. (Tutto Napoli)

Due popoli. E cresce a vista d'occhio. (GianlucaDiMarzio.com)

La solitudine e la malinconia intorno a Victor Osimhen

Il Napoli vive un momento di contrasto tra l’entusiasmo per i risultati sul campo e le complicazioni legate ai casi di mercato ancora irrisolti. (Calcio Casteddu)

Porta che vorrebbe sbattere alle sue spalle anche Osimhen, ora che i 40milioni l’anno del club arabo Al Ah… Si possono immaginare sdegno e ira, spera di non vedere mai più nel suo Napoli quel testone biondo di nigeriano sbandato, che non complichi ancora il suo già difficile lavoro e la nuova avventura italiana di Lukaku. (La Repubblica)

Ricordo che era un’amichevole di inizio settembre giocata tra le montagne abruzzesi. Si giocava alla frescura del tramonto, un triangolare sonnolento tra il Napoli e due squadre locali: Castel di Sangro e L’Aquila. (L'Ultimo Uomo)