Crisi Siria, "milizie sostenute dall’Iran verso il nord". L'osservatorio per i diritti umani: "Almeno 11 civili uccisi nei raid russi"
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L’esercito siriano: “Si tratta di nuovi rinforzi inviati per aiutare i nostri compagni in prima linea nel nord”. Intanto Usa, Francia, Germania e Gran Bretagna chiedono “de-escalation. Urgente necessità di una soluzione politica” (Il Fatto Quotidiano)
Su altri media
Il presidente siriano Bashar Al Assad è tornato a Damasco dopo un incontro con il presidente russo Vladimir Putin e ha promesso che "sradicherà i terroristi". Ha fatto seguito il ministero della Difesa siriano annunciando che l'esercito lancerà presto un contrattacco. (Il Giornale d'Italia)
Ibombardamenti dell’aviazione russa, insieme a quella siriana, hanno continuato a martellare anche ieri la zona settentrionale della Siria, dove gli insorti jihadisti hanno conquistato ampie fasce di territorio. (Il Fatto Quotidiano)
La Casa Bianca ha imputato la conquista della città siriana di Aleppo da parte dei gruppi ribelli a maggioranza islamica alla "dipendenza" del regime di Bashar al-Assad da Russia e Iran. (la Repubblica)
Milizie sostenute dall'Iran sono entrate in Siria dall'Iraq durante la notte e si stanno dirigendo verso il nord del Paese per dare manforte alle forze dell'esercito di Bashar al-Assad che combattono contro i ribelli: lo riportano i media internazionali, che citano due fonti dell'esercito siriano. (Tiscali Notizie)
"Abbiamo esaminato gli eventi nel sud del Libano e li abbiamo seguiti, così come la questione dell'accordo di tregua, e abbiamo capito la possibilità che i membri di Hezbollah possono trasferirsi dal Libano in Siria (Sky Tg24 )
Torna a Damasco il presidente Bashar Assad, «scortato» dalla visita dell’alleato iraniano dopo l’ingresso dei ribelli ad Aleppo e tornano in azione i cacciabombardieri russi. Ma la crisi siriana, forse la più dura che il regime sta affrontando dal 2011, sembra tutt’altro che risolta. (Corriere della Sera)