In Siria è guerra civile. Assad chiede aiuto a Putin e Khamenei
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Il presidente della Siria Bashar al Assad ha cercato il sostegno dei suoi alleati dopo aver perso il controllo di Aleppo, la seconda città della Siria, durante un’offensiva ribelle che ha provocato più di 410 morti, secondo una ong. È la prima volta dall’inizio della guerra in Siria nel 2011 che il governo, alleato di Iran e Russia, perde completamente il controllo di questa città del nord, una dura battuta d’arresto inflitta da una coalizione di gruppi ribelli dominata dagli islamici. (LA NOTIZIA)
La notizia riportata su altri media
Qui le truppe siriane hanno rivendicato qualche successo: "Le unita' delle nostre forze armate hanno rafforzato le linee difensive con ogni tipo di materiale e personale militare durante la notte, hanno affrontato le organizzazioni armate e hanno impedito qualsiasi avanzata". (Sky Tg24 )
"Si tratta di nuovi rinforzi inviati per aiutare i nostri compagni in prima linea nel nord", ha dichiarato un'alta fonte dell'esercito. (Tiscali Notizie)
La Casa Bianca ha imputato la conquista della città siriana di Aleppo da parte dei gruppi ribelli a maggioranza islamica alla "dipendenza" del regime di Bashar al-Assad da Russia e Iran. (la Repubblica)
Gli stessi media affermano che oggi a Damasco Assad ha ricevuto il ministro degli esteri iraniano Abbas Araghci. E i media non diffondono alcuna immagine di Assad assieme al ministro iraniano o col presidente Putin (Il Messaggero Veneto)
"I gruppi di infedeli (ribelli siriani) sono buoni per i nemici del mondo islamico". Lo ha scritto su X la guida suprema dell'Iran, Ali Khamenei. (Civonline)
Un ufficiale dei ribelli siriani ha dichiarato in un'intervista alla tv israeliana Channel 12 che "l'intera provincia di Idlib e i suoi sobborghi sono stati conquistati, così come Aleppo, tranne alcune zone, e stanno avanzando verso la regione di Hama". (Sky Tg24 )