Zelensky, 900 bombe e 500 droni dai russi in una settimana
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La Russia ha attaccato l'Ucraina con oltre 900 bombe, quasi 500 droni Shahed e circa 30 missili la scorsa settimana. Lo afferma il presidente, Volodymyr Zelensky, scrive il Kyiv Independent. La maggior parte di questi attacchi ha preso di mira strutture civili e infrastrutture critiche, scrive Zelensky su Telegram. Tali attacchi sarebbero "impossibili" se gli alleati fornissero all'Ucraina sufficienti armi a lungo raggio, imponessero "sanzioni veramente efficaci" contro la Russia che le impedirebbero di importare componenti essenziali per la produzione di droni e missili e prendessero decisioni politiche "che potrebbero distruggere la volontà della Russia di combattere", scrive Zelensky . (Tuttosport)
Ne parlano anche altre testate
La capitale ucraina Kiev è invece stata nuovamente presa di mira dai droni russi nella notte, che hanno fatto scattare le sirene dall'arme e hanno attivato le difese aeree del Paese. Almeno due velivoli senza pilota sono stati abbattuti nei distretti di Obolon e Desnyan, ha reso noto su Telegram il sindaco della città, Vitaly Klitschko. (Corriere del Ticino)
Un uomo è morto in un attacco di droni nella regione russa di Belgorod, al confine con l'Ucraina. Gladkov aveva precedentemente riferito che quattro persone erano rimaste ferite durante il bombardamento del villaggio di Oktyabrsky da parte dell'Ucraina. (Civonline)
PUBBLICITÀ In Ucraina, un attacco di droni russi nel quartiere Sviatoshynskyi di Kiev nella notte ha provocato un incendio in un edificio residenziale di 16 piani, ferendo due persone e danneggiando i piani superiori. (Euronews Italiano)
L’attacco di un drone russo al quartiere Sviatoshynskyi di Kiev nella notte del 2 novembre ha provocato un incendio in un edificio residenziale di 16 piani, ferendo due persone e causando danni ai piani superiori. (LAPRESSE)
PUBBLICITÀ Secondo fonti ucraine, la Russia ha effettuato 96 attacchi tra sabato e domenica su un totale di dieci regioni (Euronews Italiano)
«Il mondo si è bloccato in posizioni imbarazzanti alla vigilia delle elezioni presidenziali negli Stati Uniti. Le elezioni non cambieranno nulla per la Russia, poiché le posizioni dei candidati riflettono pienamente il consenso bipartisan sulla necessità di sconfiggere il nostro Paese». (Corriere del Ticino)