La Consulta apre alle adozioni dei single. Cosa cambia? Le prossime tappe e cosa c’è da sapere

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la Repubblica INTERNO

Professoressa D’Amico, cosa cambierà concretamente nel percorso per diventare genitori adottivi? Marilisa D’Amico, docente di Diritto Costituzionale alla Statale di Milano, ci fa da guida nella comprensione della sentenza della Consulta. «E’ un grande passo in avanti che non è in alcun modo eversivo rispetto alla filosofia della attuale disciplina sulle adozioni. Ciò che resta prevalente è l’inte… (la Repubblica)

La notizia riportata su altre testate

A venire abrogata dalla sentenza depositata ieri è la norma del 1983 che regola le adozioni internazionali consentendo l'accesso unicamente alle coppie sposate. (il Giornale)

Certo, l’ultima parola spetterà al giudice ma da ieri anche le persone singole – e quindi non più solo le coppie sposate da almeno tre anni – potranno accedere all’adozione internazionale chiedendo di potersi prendere cura di un minore straniero in stato di abbandono. (il manifesto)

D'ora in poi in Italia anche i single potranno adottare bambini dall'estero. Significa che da adesso anche i single e le single potranno accedere alle procedure che permettono di adottare i minori stranieri e che - una volta conseguita l'idoneità ad adottare - potranno fare richiesta di adozione all'estero (come finora era concesso solo alle coppie sposate da almeno tre anni). (Corriere della Sera)

Permessa l’adozione internazionale ai single: ma è una svolta storica?

Una sentenza che per la prima volta scardina e attualizza una delle norme più “immobili” della legislazione italiana, os… (la Repubblica)

Le adozioni internazionali sono un atto di speranza e di amore, che va oltre … (la Repubblica)

Ai.Bi. Amici dei Bambini ETS con sede legale in Italia a San Giuliano Milanese (MI), Frazione di Mezzano, Codice Fiscale 92504680155 e P.IVA 05600730963 (di seguito “Titolare” o “Ai.Bi.”) è consapevole dell’importanza della salvaguardia della privacy e dei diritti delle persone e si impegna a rispettare il decreto legislativo 30 giugno 2003, n° 196 (Codice in materia di protezione dei dati personali, di seguito “Codice Privacy”) e il Regolamento UE n. (Aibi)