Greenpeace dovrà risarcire una società petrolifera, lo stabilisce una giuria del Nord Dakota
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Una giuria del Dakota del Nord ha condannato Greenpeace al pagamento di centinaia di milioni di dollari di danni, a una società di oleodotti, in relazione alle proteste contro l’oleodotto Dakota Access Pipeline che si sono tenute quasi 10 anni fa. La Energy Transfer Partners, con sede a Dallas, aveva fatto causa a Greenpeace nel 2019, accusando il gruppo ambientalista di aver architettato e applicato un sistema di proteste al fine di diffondere informazioni errate, causando perdite finanziarie all’azienda. (il manifesto)
Su altri media
Greenpeace dovrà risarcire il gestore di un oleodotto in North Dakota per una cifra complessiva di 660 milioni di dollari, per i danni causati dalle proteste contro la sua costruzione. (L'HuffPost)
La sentenza di un tribunale del South Dakota ha condannato Greenpeace a risarcire l’azienda fossile Energy Transfer. Una giuria del tribunale di Mandan, nel North Dakota, negli Stati Uniti, ha stabilito che l’ong ambientalista Greenpeace deve pagare 660 milioni di dollari di danni (più di 600 milioni di euro) a Energy Transfer, un’azienda texana che si occupa di trasporto e stoccaggio di combustibili fossili. (LifeGate)
Una giuria dello stato del North Dakota ha ordinato a Greenpeace di risarcire con almeno 660 milioni di dollari l’azienda statunitense di combustibili fossili Energy Transfer per diffamazione e per le azioni svolte dall’organizzazione ambientalista, nel 2016 e nel 2017, per opporsi all’oleodotto Dakota Access. (Amnesty International)
Una sentenza durissima, una sanzione monstre da 660 milioni di dollari. Questa la pena inflitta all'organizzazione ambientalista Greenpeace per le proteste contro la costruzione del Dakota Access Pipeline ad opera della società Energy Transfer. (Il Dubbio)
Una giuria del North Dakota ha condannato Greenpeace a pagare 660 milioni di dollari per danni causati dalle proteste contro l’oleodotto Dakota Access. La causa è stata intentata da Energy Transfer, una compagnia petrolifera texana, che ha accusato l’organizzazione ambientalista di diffamazione, violazione di domicilio e associazione a delinquere. (Nicola Porro)
L’accusa di Energy Transfer Una giuria composta da nove giudici del tribunale di Mandan, in North Dakota, ha ritenuto l’azienda colpevole di diffamazione e di centinaia di milioni di dollari di danni contro le operazioni di Energy Transfer. (Milano Finanza)