PODCAST. LIBANO. Forte tensione ma la tregua regge. Gaza teme di restare sola

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Pagine Esteri ESTERI

Twitter WhatsApp Facebook LinkedIn Email Print della redazione Pagine Esteri, 27 novembre 2024 – È cominciato alle 3 di questa notte, ora italiana, il cessate il fuoco tra Israele ed Hezbollah. Dopo più di un anno dal 7 ottobre, si sono interrotti nei fatti gli scambi a fuoco con il Libano, anche se i bombardamenti israeliani sono stati molto violenti ieri sera, anche dopo l’annuncio del raggiungimento dell’accordo. (Pagine Esteri)

La notizia riportata su altre testate

Che rumore fa un cessate il fuoco? Fa il rumore della guerra, perché sparano per aria c… DAHIEH (BEIRUT) — Nel primo giorno di tregua, più ci si avvicina al cratere di Beirut e più si avverte l’eccitazione della folla. (la Repubblica)

Sostenitori di Hezbollah sparano in aria con il cessate il fuoco Beirut, 27 nov. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

L’Idf ha cercato di regolare i conti con Hezbollah fino all’ultimo, colpendo i depositi e le basi del Partito di Dio dalla capitale fino al sud. E a parte alcuni colpi di artiglieria la tregua, almeno per il primo giorno, ha retto. (ilmessaggero.it)

In Libano il cessate il fuoco per ora tiene

"Vediamo positivamente ogni accordo, potenziale o concluso, che possa fermare la spirale di violenza, fermare lo spargimento di sangue in Libano e prevenire un'ulteriore espansione delle ostilità, ma (tali accordi) devono essere effettivi", ha detto la portavoce del ministero degli Esteri Maria Zakharova, citata dall'agenzia Ria Novosti. (Il Messaggero Veneto)

Città del Vaticano Dopo più di un anno di combattimenti, questa tregua, di 60 giorni, entrata in vigore la notte scorsa, dovrebbe porre fine a un conflitto che ha ucciso oltre 3800 persone e costretto decine di migliaia di residenti nel nord di Israele e centinaia di migliaia nel sud Libano a fuggire dalle loro case. (Vatican News - Italiano)

La speranza è che ora tocchi a Gaza. E che la convergenza di interessi che ha reso possibile la tregua in Libano, ormai in vigore, si ricrei per la Striscia. L’interesse dell’amministrazione americana di Biden a non consegnare al presidente eletto Trump il merito di aver posto fine alla guerra. (Avvenire)