La scommessa di Elon Musk: 75 milioni in tre mesi per portare voti a Trump

19/10/2024 ECONOMIA

Elon Musk ha finanziato la campagna elettorale di Donald Trump con 75 milioni di dollari negli ultimi tre mesi. Il boss di Tesla, SpaceX e X ha versato 15 milioni a luglio, 30 milioni ad agosto e altri 30 milioni a settembre ad America Pac, il super comitato creato dallo stesso Musk per portare gli elettori a votare per l’ex presidente. Così risulta dai dati ufficiali comunicati alla Federal Election Commission. (Il Sole 24 ORE)

La notizia riportata su altri media

Non è la prima volta che il ceo di Tesla e SpaceX, recentemente intervenuto al comizio dell'ex presidente nel luogo dove gli hanno sparato, fa ingenti donazioni al comitato America Pac, fondato proprio da Musk per appoggiare la campagna presidenziale di Trump. (Today.it)

Usa 2024, Musk in campo per Trump: "In gioco il futuro dell'America e della civiltà" 18 ottobre 2024 (Il Sole 24 ORE)

Adepto, grande donatore e anche volto della campagna elettorale. Lo strapotere di X per rilanciare la visione di Donald Trump e screditare quella dei democratici, all’assalto prima di Joe Biden e poi di Kamala Harris, con oltre cento post politici da luglio. (L'HuffPost)

Dopo l'attentato a Butler il Ceo di Tesla si è esposto politicamente come mai prima. In queste settimane sta girando l'America per sostenere il suo candidato (StartupItalia)

Tre mesi di campagna elettorale per Kamala Harris e un bottino record di finanziamenti pari a 1 miliardo di dollari. Dopo che per settimane i fondi destinati ai dem erano stati congelati dagli storici sostenitori in attesa che Joe Biden si ritirasse dalla corsa alla Casa Bianca, la discesa in campo dell'attuale vicepresidente ha riacceso gli entusiasmi e adesso la candidata appare molto più avvantaggiata di Donald Trump (Elle)

Primo evento in solitaria di Elon Musk a sostegno di Donald Trump. Il capo di Tesla e SpaceX ha tenuto un comizio nella periferia di Philadelphia, arringando la folla. “Non sono mai stato politicamente attivo prima. (LAPRESSE)