Un epilogo che sancisce la spaccatura del governo

Un epilogo che sancisce la spaccatura del governo
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Corriere della Sera INTERNO

Si è verificato l’epilogo più temuto e meno previsto: il partito della premier italiana che si autoesclude da una maggioranza europeista. E vota contro la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, insieme con i Patrioti europei dell’estrema destra e con la sinistra radicale che ha accolto il M5S. Questo apre due problemi. Il primo è quello di un’Italia emarginata in Europa; condizionata dai peggiori populismi di destra e di sinistra; e alle prese con un debito pubblico che sarà più difficile arginare e diluire con la benevolenza di Bruxelles (Corriere della Sera)

Se ne è parlato anche su altri giornali

Né astensione né libertà di voto né, tantomeno, un sì. E' un "no" secco quello che Fratelli d'Italia, il partito di Giorgia Meloni, riserva a Ursula Von der Leyen, rieletta presidente della Commissione Europea senza i voti della formazione politica della presidente del Consiglio dell'Italia. (Avvenire)

E invece Ursula von der Leyen ha ottenuto la fiducia del Parlamento europeo e sarà presidente della Commissione per un secondo mandato. Alla fine ce l'ha fatta e ha smentito tutte le previsioni negative che l'avevano accompagnata nelle ultime settimane, quando addirittura alcuni ipotizzavano che sarebbe stata bocciata. (EuropaToday)

Perché, seppur irrilevante ai fini dell’elezione della presidente uscente per succedere a se stessa, la dichiarazione di voto contrario arrivata solo dopo l’annuncio del risultato da parte della numero uno dell’Eurocamera, Roberta Metsola, ha messo sotto pressione gli esponenti europei del partito al governo e relegato la prima ministra italiana in una posizione negoziale ancora più difficile in vista della distribuzione degli incarichi nel Collegio dei commissari che da domani inizierà pian piano a formarsi. (EuNews)

Meloni e il pasticcio del voto “coperto” al Parlamento Ue: in tilt partito e governo, poi il No a von der Leyen

"Sono molto grata ai Verdi per il loro sostegno. Lo ha detto la presidente della Commissione Ursula von der Leyen nel corso della conferenza stampa dopo il voto. (Tuttosport)

I partiti del centrodestra si sono espressi sulla rielezione di Ursula von der Leyen alla guida della Commissione Ue in base alle rispettive posizioni e sensibilità politiche. Non è una sorpresa, e anzi si tratta di una scelta di coerenza compiuta dai partiti che compongono la maggioranza di governo e che non ha ripercussioni né sulla sua tenuta né sul ruolo dell’Italia in Europa, a differenza di quello che la sinistra italiana si è affrettata e affannata a sostenere. (Secolo d'Italia)

Un pasticcio figlio di una decisione assunta da Giorgia Meloni: non dichiarare, nemmeno a urne ap… Una giostra di veline di segno opposto: “Vota sì, Ursula non ha aperto troppo ai Verdi”. (la Repubblica)