Firenze, ottanta detenuti via da Sollicciano. Dopo la rivolta chiuse due sezioni. E il governo apre alla demolizione

Firenze, ottanta detenuti via da Sollicciano. Dopo la rivolta chiuse due sezioni. E il governo apre alla demolizione
Articolo Precedente

next
Articolo Successivo

next
La Repubblica Firenze.it INTERNO

Ottanta detenuti saranno trasferiti entro una decina di giorni fuori dall’inferno di Sollicciano: 20 sono già stati spostati ieri in altre carceri toscane, altri 10 da domani fuori regione. Due sezioni del carcere fiorentino, la 5 e 6 del padiglione giudiziario, sono state chiuse, del resto la situazione in quelle aree era ulteriormente precipitata dopo la rivolta e gli incendi che si sono scate… (La Repubblica Firenze.it)

Ne parlano anche altri media

Ancora qualche mese poi Fedi Ben Sassi avrebbe potuto ricominciare. Rapine e resistenza a pubblico ufficiale: come ha ricostruito uno dei suoi legali, l’avvocato Elisa Baldocci, il ventenne aveva assommato condanne definitive per due anni, dieci mesi e 26 giorni ma, nel saldo con il “presofferto“, ovvero precedenti periodi passati con limitazioni della libertà, gli restavano comunque meno di 11 mesi. (LA NAZIONE)

"Troppi pochi gli psicologi che lavorano in carcere, non possono bastare, poche sono le ore destinate e spesso gli interventi sono puramente sanitari, non di gruppo, meno ancora di comunità". "Dal disastroso sovraffollamento alla mancanza di personale educativo, dalla scarsità di progetti al suo interno alla scarsa presenza di contatti con l’esterno, il problema delle carceri è molto complesso - continua Gulino -. (LA NAZIONE)

Mancano i medicinali in infermeria, dai più banali palliativi come aspirine e maalox agli psicofarmaci necessari a quanti soffrono di disturbi mentali; all’area educativa sono state assegnate due educatrici, di per sé insufficienti per una “popolazione” di circa 200 carcerati, ma solamente una è a disposizione dei detenuti; nemmeno il vitto soddisfa: porzioni parecchio scarse e qualità del cibo discutibile. (Frosinone News)

Inferno Sollicciano: le promesse fatte e i lavori dimenticati nel carcere fiorentino

A parlare è Ivan Esposito, avvocato pratese, difensore di Fedi, il tunisino di 20 anni che nel pomeriggio di ieri, giovedì 4 luglio, si è impiccato nella sua cella a Sollicciano. Una decina di giorni fa l’ho incontrato per un colloquio difensivo e non ho avuto la minima percezione del dramma”. (notiziediprato.it)

È stata tagliata la possibilità di applicare il provvedimento di Messa alla prova (Map) per molti reati. L’ultimo caso è accaduto a Sollicciano, Firenze. (comune-info.net)

Poco più di due anni fa: 14 gennaio 2022. È questa la data dell’annunciata svolta (mai avvenuta) per Sollicciano, il carcere fiorentino dove giovedì pomeriggio si è tolto la vita, impiccandosi nella sua cella, un detenuto tunisino di 20 anni. (Corriere Fiorentino)