Omicidio Rozzano, Manuel Mastrapasqua ucciso per un paio di cuffie: fermato 19enne

Omicidio Rozzano, Manuel Mastrapasqua ucciso per un paio di cuffie: fermato 19enne
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LAPRESSE INTERNO

Il presunto assassino è stato fermato dalla polizia ad Alessandria È stato fermato ad Alessandria il presunto assassino di Manuel Mastrapasqua, il 31enne ucciso a coltellate a Rozzano, nel Milanese, nella notte tra giovedì e venerdì scorso. Si tratta di un 19enne, fermato dalla polizia della città piemontese. Il ragazzo avrebbe aggredito la vittima per rubare un paio di cuffiette di poco valore. Nel corso delle perquisizioni sono state ritrovate le auricolari di Manuel che erano state buttate in un recipiente poco lontano dall’abitazione del 19enne. (LAPRESSE)

Ne parlano anche altre testate

Una raccolta fondi in memoria di Manuel Mastrapasqua. L'hanno organizzata amici e conoscenti della famiglia del 31enne, ucciso nella notte tra giovedì e venerdì per strada a Rozzano con una coltellata al petto mentre tornava a casa dal lavoro. (La Repubblica)

Per un tragico gioco del destino entrambi i protagonisti di questa storia lavoravano in un supermercato, ma quanto divario c'era tra le esistenze di Manuel Mastrapasqua e Daniele Rezza, quanta incomprensibile distanza tra chi al termine di una giornata di lavoro tornava a casa dopo il turno serale e chi, invece, in quella stessa notte - “perché era stata una brutta giornata” - ha piantato il coltello nel petto di chi aveva osato reagire al tentativo di rapina. (ilmattino.it)

Una rapina finita in tragedia è costata la vita a Manuel Mastrapasqua, 31enne di Rozzano, accoltellato a morte per un paio di cuffie wireless dal valore di circa 20 euro. L’omicidio, avvenuto nella notte tra il 10 e l’11 ottobre alle porte di Milano, ha sconvolto l'intera comunità, gettando luce su un atto di violenza insensata. (La Provincia di Cremona e Crema)

Manuel, ucciso a Rozzano per 15 euro. Lo strazio della fidanzata: “Il nostro futuro spezzato, ma adesso avrai giustizia”

"Era rimasto in piedi, non ho visto sangue, non pensavo di averlo ucciso". E Rezza, al suo primo lavoro a chiamata come cassiere in un supermercato milanese, ha risposto: "Devo confessare un omicidio". (Il Messaggero Veneto)

Il giovane, in stato di fermo con l’accusa di omicidio pluriaggravato e rapina, avrebbe colpito con un unico fendente al petto la vittima per poi scappare soltanto con le cuffie, lasciando a terra il portafoglio e il cellulare. (Liberoquotidiano.it)

Ti amo per sempre”. Avrai la giustizia che ti meriti, anche se non potrò più riabbracciarti. (IL GIORNO)