Torino, il presidente Mattarella in visita al Museo Egizio per il bicentenerario

Torino, il presidente Mattarella in visita al Museo Egizio per il bicentenerario
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Corriere TV INTERNO

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha fatto visita al Museo Egizio per le celebrazioni del bicentenario del complesso museale. Ad accoglierlo Alberto Cirio, presidente della regione Piemonte, e Stefano Lo Russo, sindaco della città di Torino. Questo è il secondo appuntamento della giornata per il Capo dello Stato nel capoluogo torinese, dopo quello della visita alla Fondazione Einaudi per i 150 anni dalla nascita di Luigi Einaudi. (Corriere TV)

La notizia riportata su altri media

Ci sono le migliori prospettive perché questo avvenga, potendo… Mentre prende l’aereo verso Torino per partecipare oggi alla cerimonia per il Bicentenario dell’Egizio il paleontologo e conduttore Rai Alberto Angela, 62 anni, trova il tempo per condividere i suoi ricordi sabaudi professionali e famigliari. (La Stampa)

Conosciuto per l’unicità e il valore dei reperti custoditi, il Museo Egizio si distingue non solo per la preziosità delle sue collezioni – statue, mummie e papiri che raccontano millenni di storia – ma anche per l’impegno nella conservazione e valorizzazione del patrimonio. (Città di Torino)

Quando è sceso dall'auto è stato applaudito da una cinquantina di persone che lo aspettavano a distanza. Mattarella ha ricambiato salutando con la mano. (Corriere TV)

Christian Greco: “Non cancellate il futuro dei musei”

Durante la giornata, il museo resterà chiuso per via della visita istituzionale del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che esplorerà gli spazi rinnovati. Il «nuovo» Museo Egizio si presenta al pubblico con un programma di eventi, il «Festival 200», dal 20 al 22 novembre. (Corriere della Sera)

Tecnica e formazione le chiavi per affrontare altre sfide. Ma questo è un patrimonio di tutti, nessuno resti indietro Ricerca e passione: così seguiamo le orme dei giganti (La Stampa)

Nelle tensioni verificatesi negli ultimi anni, con localismi e nazionalismi crescenti, a volte anche platealmente intolleranti, i musei sono chiamati a rompere quel legame identitario fra nazione e patrimonio, a dare uno sguardo di ampio respiro, a coinvolgere sociologi, antropologi e filosofi per promuovere linee di ricerca che sappiano mettere al centro il rapporto fra l’eredità culturale, i di… (la Repubblica)