Germania in subbuglio, vengono al pettine i nodi del MES: aveva ragione l’Italia

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Radio Radio ECONOMIA

Il tentativo di scalata di Unicredit su Commerzbank sembrerebbe ormai impantanato, complice la crisi politica tedesca e le manovre difensive della banca tedesca che valuta l’acquisizione di una banca di medie dimensioni. Il governo tedesco, che è detentore del 12% di Commerzbank, è sotto pressione elettorale. Difficilmente approverebbe la cessione del mercato bancario a un gruppo straniero come per esempio Unicredit. (Radio Radio)

Se ne è parlato anche su altre testate

Il premio dello 0,5% sul valore di Borsa di venerdì scorso, già giudicato striminzito dal mercato, si è tramutato in cinque sedute in uno sconto del 13% per effetto dell’andamento divergente dei titoli del Banco e di Unicredit (QUOTIDIANO NAZIONALE)

È probabile che a Roma a qualcuno piaccia l’idea che un istituto di Milano, con un management in stragrande maggioranza italiano, possa controllare un sesto del credito al tessuto delle medie imprese tedesche: il peso dell’Italia in Europa ne sarebbe oggettivamente consolidato. (Corriere della Sera)

Orcel vuole parlare de visu con il ceo del Credit Agricole che controlla Amundi, e vola a Parigi. Se non troveranno un accordo, saranno i francesi a scendere in campo e creare un maxi polo (FIRSTonline)

UniCredit e Banco BPM sotto i riflettori: il punto tecnico sui grafici

MILANO — Unicredit e Banco Bpm preparano le squadre di consulenti che per sei mesi li assisteranno nell’Ops annunciata da 10 miliardi. (la Repubblica)

La notizia, fosse stata vera, sarebbe stata una sorta di bomba nucleare: il governo valuta “un decreto di emergenza” contro l’offerta pubblica di scambio di Unicredit su Banco Bpm. Il Tesoro, però, ha smentito tutto: “Notizia totalmente infondata”. (Il Fatto Quotidiano)

Torna sotto i riflettori il mercato italiano con Piazza Affari scossa dalla recente news relativa all’offerta pubblica di scambio da parte di UniCredit su Banco BPM. Questo potenziale deal segnerebbe un passo significativo nel consolidamento del settore bancario italiano, con ripercussioni importanti in termini strategici nella scacchiera del potere. (Finanzaonline)

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