Trump e l’auto: protezionismo, transizione ecologica e favori all’amico Elon Musk. Ecco gli scenari
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The Donald is back. Era nell’aria da settimane, anche se buona parte degli addetti ai lavori era rimasta possibilista sulle chance della Harris, forse più per esorcizzare un risultato temuto da molti. I riflessi dell’elezione di Trump sull’auto americana e su quella mondiale, nondimeno, vanno soppesati con cura. Perché non c’è dubbio che gli orientamenti degli Stati Uniti tenderanno a influenzare in primis l’Europa, ma per certi versi anche la Cina, che si sta affermando come l’altro grande colosso delle quattro ruote, con una sensibilità particolare (e commerciale, aggiungeremmo) per le tecnologie verdi. (Il Fatto Quotidiano)
Ne parlano anche altre fonti
L’elezione di Donald Trump come 47° presidente degli Stati Uniti pone nuove sfide all’industria automobilistica. (AlVolante)
La precedente amministrazione Trump è infatti stata caratterizzata da passi indietro drammatici su decine di leggi sul clima e l’ambiente, dal definanziamento dell’Environmental Protection Agency (EPA) all’abbandono dell’Accordo di Parigi, con decisioni che hanno destabilizzato progressi per la salvaguardia del clima e degli ecosistemi che avevano richiesto molti anni. (Icona Clima)
(Adnkronos) – Un passo indietro di Donald Trump sul sostegno economico alle politiche climatiche Usa sarebbe una mossa autolesionista, che tuttavia “aprirebbe spazi” per le aziende europee e cinesi. Lo dice Luca Bergamaschi, direttore e co-fondatore del think tank italiano per il clima Ecco, in occasione del briefing stampa pre-Conferenza sul clima (Cop) di Baku. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)
Stare dalla parte del petrolio e del gas equivale a restare indietro in un mondo in rapido movimento. Le tecnologie per l'energia pulita continueranno a superare i combustibili fossili. (Tiscali Notizie)
I primi 100 giorni. L’espressione che venne coniata con il primo mandato di Franklin Delano Roosevelt, nel quale vennero gettate le basi del “New Deal”, sarà anche per Donald Trump il metro di paragone per valutare l’avvio della sua “New Golden Age”, la nuova Età dell’Oro promessa agli americani. (La Stampa)
L’elezione del presidente degli Stati Uniti ha ripercussioni a cascata su una miriade di settori in tutto il mondo. Non può essere altrimenti anche per l’industria automobilistica, che ha negli Stati Uniti uno dei mercati più importanti a livello globale. (AlVolante)