Morti a Gaza, anche l’Onu conferma che i numeri di Hamas erano pura propaganda: il rapporto che taglia le cifre dei terroristi
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Bisognerebbe esaminare con un supplemento di attenzione, e con un po’ di memoria comparativa, il rapporto sulla situazione di Gaza rilasciato settimana scorsa dall’Alto Commissariato per i Diritti Umani dell’Onu. Indugia, doverosamente, sulla spaventosa situazione umanitaria che assedia Gaza, attribuendo la responsabilità di quella sofferenza alle operazioni belliche israeliane nonché – fatto sostanzialmente inedito – all’azione delle milizie terroristiche i cui ordigni hanno colpito la popolazione palestinese e le cui operazioni si svolgono facendo uso delle strutture civili, trovandovi riparo e facendosi scudo della gente che le occupa. (Il Riformista)
Se ne è parlato anche su altri giornali
La maggior parte di loro aveva tra i 5 e i 9 anni, e complessivamente i bambini ammazzati sono il 44 percento delle vittime totali. Sull’ormai abituale bollettino della morte a Gaza si è pronunciato ieri l’ufficio dell’Alto commissariato delle Nazioni unite per i diritti umani (Ohchr), con un nuovo rapporto: il 70 percento delle morti accertate nei primi sei mesi dell’invasione israeliana a Gaza erano donne e bambini. (il manifesto)
Bisognerebbe esaminare con un supplemento di attenzione, e con un po’ di memoria comparativa, il rapporto sulla situazione di Gaza rilasciato settimana scorsa dall’Alto Commissariato per i Diritti Umani dell’Onu. (israele.net)
Il 70% delle morti accertate nei primi sei mesi dell’invasione israeliana a Gaza sono donne e minori (il 44%), la maggior parte aveva tra 5 e 9 anni. Il rapporto Onu fotografa la mattanza, mentre Tel Aviv annuncia: i palestinesi non potranno tornare nel nord della Striscia (il manifesto)
Ormai qualche settimana fa, la Relatrice Speciale dell’ONU per i Territori Occupati Palestinesi, Francesca Albanese, ha pubblicato un importante rapporto in cui spiega minuziosamente perché quello che si sta consumando a Gaza è un autentico genocidio. (L'INDIPENDENTE)
"Ieri due scavatrici e un bulldozer delle Idf hanno distrutto parte di una recinzione e una struttura in cemento in una posizione Unifil a Ras Naqura. Inrisposta alla nostra protesta, l'esercito israeliano ha negato che si stesse svolgendo alcuna attività all'interno della posizione Unifil. (RaiNews)
Lo ha detto al Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite Joyce Msuya, capo ad interim dell'agenzia umanitaria Ocha, aggiungendo che "stiamo assistendo ad atti che ricordano i più gravi crimini internazionali". (Civonline)