«Una fiaccolata in centro, poi Mamadi riposerà in Gambia»

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L'Eco di Bergamo INTERNO

«L’idea è quella di organizzare una manifestazione per ricordare mio fratello e tutto il bene che ha fatto. Una fiaccolata che possa arrivare nel cuore di Bergamo, proprio dove Mamadi è stato così brutalmente ucciso». Una fiaccolata per ricordare Mamadi Alieu Tunkara è ancora comprensibilmente scosso per la drammatica morte del fratello trentaseienne. Ma già sta pensando a come ricordarlo, viste anche le tante sollecitazioni che sta ricevendo in tal senso da familiari e amici, non solo loro connazionali del Gambia. (L'Eco di Bergamo)

Su altre testate

L'assassino reo confesso di Mamadi Tunkara risulta incensurato. Del Togo, 28 anni, sembra che anche lui come la vittima cercasse una vita stabile a Bergamo. (Corriere Bergamo - Corriere della Sera)

L’INDAGINE . Le aggravanti, inizialmente non previste, prevedono una potenziale condanna dell’imputato all’ergastolo e il processo in Corte d’Assise. Sadate Djiram sarà interrogato dal gip nella giornata di martedì 7 gennaio. (L'Eco di Bergamo)

Leggi tutta la notizia La prima richiesta,... (Virgilio)

Il vigilante ucciso a coltellate. L’amore per lo studio e lo sport: "Era contento di vivere in Italia"

Si arricchisce di nuovi particolari la ricostruzione del tragico omicidio di Mamadi Tunkara, il 36enne gambiano addetto alla sicurezza di un supermercato Carrefour, ucciso a coltellate in centro a Bergamo (Sky Tg24 )

Dagli interrogatori è emerso che il 28enne avrebbe agito per gelosia, Mamadi Tunkara, frequentava la sua ex compagna, una giovane italiana. BERGAMO – Ci sarebbe il movente sentimentale dietro l’omicidio del vigilante del Careefour, il36enne originario della Gambia Mamadi Tunkara, ucciso a coltellate lo scorso 3 gennaio in centro a Bergamo. (Valseriana News)

Un ragazzo sempre sorridente, altruista, pronto ad aiutare colleghi e amici. Arrivato in Italia nel 2016, dopo un lungo e non facile viaggio attraverso l’Africa, aveva vissuto per circa due anni ospite del patronato San Vincenzo di Bergamo, l’ente che nel capoluogo orobico aiuta molti stranieri in difficoltà e che lo aveva aiutato a trovare casa a Verdello, dove il 36enne originario del Gambia si era trasferito con il fratello, sorretto da alcuni amici e membri dell’associazione Giovani gambiani di Bergamo. (IL GIORNO)