In Italia il prezzo medio di una nuova auto è di 29.500 euro
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Il mercato automobilistico italiano nel 2024 ha attraversato una fase di profonda metamorfosi, caratterizzata da dinamiche economiche complesse che stanno ridisegnando il rapporto tra consumatori e industria automotive. Secondo le analisi congiunte di ISTAT e ANFIA, il prezzo medio di un'auto nuova ha raggiunto quota 29.500 euro, con un incremento complessivo del 4,7% rispetto all'anno precedente, un dato che supera di oltre due punti percentuali il tasso di inflazione nazionale. (Tom's Hardware Italia)
La notizia riportata su altri media
Il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso ha ribadito l'impegno italiano per mettere in sicurezza il settore automobilistico europeo, durante (Secolo d'Italia)
Nell'imminenza dei conteggi 2024 che si tradurranno in enormi multe per i costruttori di auto che non hanno raggiunto i limiti sulla riduzione della CO2, si prospetta i rischio per l'industria automobilistica di perdere fino a 16 miliardi di euro di capacità di investimento. (Sky Tg24 )
L’obiettivo è trovare soluzioni condivise per sostenere un settore cruciale per l’economia continentale, favorendo la transizione ecologica senza compromettere la competitività. L’iniziativa, annunciata dalla presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen, risponde alle difficoltà di un mercato in crisi, tra calo delle vendite e sfide legate alle nuove normative ambientali. (Automoto.it)
Källenius si è prefissato l'obiettivo di "migliorare le condizioni normative con il scopo di affilare le nostre armi per essere competitivi nell'era digitale ed elettrica. Ola Källenius è il nuovo presidente di ACEA, l'associazione delle case automobilistiche europee. (Automoto.it)
Facile a dirsi, più difficile a realizzarsi: da una parte Bruxelles impone la vendita delle auto elettriche per ridurre l’impatto ambientale (vero o presunto) e dall’altra gli acquirenti si guardano bene dall’acquistarle. (Nicola Porro)
Norme che, come noto, stanno mettendo in seria crisi l’industria automobilistica europea a tutto vantaggio di quella cinese. A seguito della guerra in Ucraina ha perso l’economico gas russo, in parte a causa delle sanzioni e in parte perché qualcuno nel settembre 2022 le ha sabotato il gasdotto Nordstream, che attraverso il mar Baltico la collegava direttamente con la Russia; e la Volkswagen, travolta dalla concorrenza locale, non solo non vende ormai più auto in Cina, ma si vede insidiata sul proprio mercato interno dalle auto di produzione cinese. (Corriere del Ticino)