Juve, Padovan: “Cambiaso? Ero scettico ma sa fare tutto”

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Giancarlo Padovan ha parlato dell'esterno della Juve, Andrea Cambiaso: il calciatore sarebbe stato rivalutato a suon di ottime prestazioni In collegamento per Sky Sport, Giancarlo Padovan ha parlato della performance dell’esterno della Juventus, Andrea Cambiaso, con l’Italia. Ecco le sue parole: “Chi è stato il migliore ieri sera? Io un giocatore sul quale sono sempre stato scettico è Cambiaso perché secondo me anche lui dal punto di vista tecnico ed estetico non è il meglio che si possa immaginare. (Juvenews.eu)

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Federico Dimarco incanta con l’Inter e con l’Italia. Giovedì sera all’Olimpico, prova supersonica del laterale mancino che entra di diritto nella scia azzurra dei terzini. Da Facchetti a Spinazzola, passando per Cabrini e Grosso. (Inter-News)

Quella dei Maldini è una famiglia che ha regalato grandi soddisfazioni all'Italia e tutti gli italiano. Da Cesare passando per Paolo ed arrivando oggi a Daniel, alla prima convocazione con la nazionale maggiore. (DerbyDerbyDerby)

Poi dopo siamo stati bravi anche a difendere: loro sono una nazionale forte, conosciamo la storia del Belgio. (Fcinternews.it)

L'ultima volta che un Maldini ha giocato in nazionale era il 2002 e l'arbitro si chiamava Byron Moreno

"Per Dimarco, miglior crossatore in Europa con 64 (il secondo Grimaldo del Leverkusen è a 50, il terzo Theo Hernandez è a 21) è ormai l’ennesima dimostrazione di un talento capace di dispensare giocate d’alta scuola: «Non faccio paragoni né con Roberto Carlos né con Calhanoglu: la giocata di giovedì l’avevo già fatta in Champions contro il Barcellona — spiega il quasi 27enne milanese —. (fcinter1908)

"Abbiamo due esterni di livello mondiale. Cambiaso è ormai un giocatore completo, fatto e finito. Sa fare tutto, potrebbe giocare sia a destra sia a sinistra e addirittura in mezzo. Dimarco invece è stato il vero top player della partita della Nazionale". (Tutto Juve)

Nel modo di stare nel mondo (anche del calcio) i Maldini si sono da sempre distinti per lo stile, l’educazione, la sobrietà che hanno mostrato, di generazione in generazione. E la nuova avventura di Daniel, con i due impegni dell’Italia contro il Belgio (giovedì 10 ottobre all’Olimpico di Roma) e contro Israele (lunedì 14 a Udine), rimanda un’eco che ci riporta a più di vent’anni fa. (Vanity Fair Italia)