Le confessioni dell’ultrà: “La mafiosità di Bellocco ci proteggeva dai clan”. Andrea Beretta parla anche all’omicidio irrisolto di Vittorio Boiocchi
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– Andrea Beretta, il 49enne capo ultrà dell’Inter, arrestato il 4 settembre per avere ucciso con 49 coltellate il rampollo di ’ndrangheta Antonio Bellocco, è diventato collaboratore di giustizia. Andrea Beretta capo del tifo organizzato interistaMissing Credit Nel primo interrogatorio reso davanti ai pm della Dda, Alessandra Dolci e Paolo Storari, e davanti alla Squadra mobile parla dei rapporti tra le curve e i clan e in un centinaio di pagine omissate anche dell’altro omicidio, ancora irrisolto, quello dello “Zio“ Vittorio Boiocchi, avvenuto nel 2022. (IL GIORNO)
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In carcere da più di un mese, Andrea Beretta, il 49enne capo ultrà dell’Inter arrestato il 4 settembre per l’assassinio del rampollo di ’ndrangheta Antonio Bellocco, ha iniziato la sua nuova vita di collaboratore di giustizia: "Intendo collaborare e raccontare tutti i fatti da quando ho preso il comando di Curva Nord, il merchandising, i vari ticketing Milan e Inter, i parcheggi, i baracchini del food, queste cose qua", si legge nel verbale. (Tutto Juve)
L’ultrà ha deciso di collaborare. “Sì, intendo risp… (La Repubblica)
È il 22 novembre 2024 e in carcere Andrea Beretta, il 49enne capo ultrà dell’Inter arrestato per l’assassinio del rampollo di ’ndrangheta Antonio Bellocco, ha iniziato la sua nuova vita di collaboratore di giustizia davanti al procuratore aggiunto milanese Alessandra Dolci e ai pm Sara Ombra e Paolo Storari. (Calcio e Finanza)
La parte che ha fatto più rumore nelle rivelazioni di Beretta pubblicate ieri da Il Corriere della Sera riguardano un episodio che vedrebbe come protagonista il capo ultrà e il presidente dell’Inter Marotta: condizionale è d’obbligo perché Marotta - sempre al Corriere - ha negato con forza l’accaduto si legge su TuttoSport. (L'Interista)
Per Andrea Beretta, il 49enne capo ultrà dell’Inter arrestato il 4 settembre per l’assassinio del rampollo di ’ndrangheta Antonio Bellocco, è iniziata una nuova vita come collaboratore di giustizia. Nonostante la smentita dell'Inter al Corriere della Sera. (fcinter1908)