Apericena e tennis dalla premier. Tajani: “Vogliamo più peso”
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ROMA — Tutti a casa Meloni, domenica sera. È il vertice-apericena. Dopo dieci giorni di bisticci e frecciate a distanza, i leader del centrodestra si ritrovano nel salotto della premier. Palazzo Chigi apre le porte ai cronisti verso le 18, ma in quel momento le auto blu dei due vice-premier, Antonio Tajani e Matteo Salvini, sfrecciano già verso il Torrino. Match di coppa Davis sullo sfondo, il quartetto (c’era pure Maurizio Lupi di Noi moderati) davanti al titolare del Mef, Giancarlo Giorgetti, discute per due ore e mezza soprattutto di manovra ma anche delle deleghe del ministro Raffaele Fitto, neo-commissario Ue, che vanno riassegnate entro una settimana, perché si dimetterà il 1° dicembre; di Benjamin Netanyahu che il leghista accoglierebbe con un «benvenuto» nonostante il mandato di arresto internazionale su cui la premier e il capo della Farnesina predicano prudenza. (la Repubblica)
Ne parlano anche altre fonti
"Alla riunione, i leader hanno dato mandato al Ministro Giorgetti di valutare, alla luce delle coperture necessarie, la praticabilità di alcune proposte di modifica condivise da tutte le forze politiche della maggioranza, in particolare relative alle forze dell'ordine, alle politiche sociali e ai settori produttivi". (Civonline)
Una apericena per la manovra. E per chiarire dopo le tensioni in maggioranza. Giorgia Meloni ha invitato Matteo Salvini, Antonio Tajani e Maurizio Lupi nella sua casa romana per parlare insieme a Giancarlo Giorgetti della Legge di Bilancio. (Open)
E' quanto è stato stabilito oggi, 24 novembre, in quello che Palazzo Chigi definisce un "proficuo" vertice di maggioranza. (Adnkronos)
Le risorse aggiuntive verranno impiegate per forze dell'ordine, politiche sociali e settori produttivi. (Fanpage.it)
ROMA. Ma nessuno degli invitati varca il cancello alle spalle di piazza Colonna. (La Stampa)
I leader della maggioranza si dicono ottimisti sulla possibilità di trovare un accordo, all’inizio della prossima settimana, per sbloccare decreto fiscale e manovra di Bilancio, ormai in stallo sotto una pioggia di emendamenti. (Corriere della Sera)