“Imparare la lezione e andare avanti”, trent’anni dopo il Piemonte ricorda la grande alluvione
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"Trenta anni da quel terribile giorno, 30 anni dalla grande alluvione che coinvolse il nostro Piemonte". Così, il presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, ricorda sui social l'alluvione che a inizio novembre 1994 colpi' le province di Cuneo, Asti, Alessandria. "Avevo 22 anni - spiega - un dolore che non dimentichero', che nessuno potrà mai scordare. La disperazione, le urla, i volti persi e smarriti". (La Repubblica)
Ne parlano anche altri media
Fu il gruppo di “magnifici” che in pochi giorni dovette imparare a gestire emergenza e ricostruzione di mezza città devastata dall’alluvione. Trent’anni dopo, “con immutato spirito di aggregazione e senso di appartenenza a quella che fu una esperienza drammatica ma al contempo costruttiva” si sono ritrovati gli ex dirigenti, tecnici ed impiegate dell’Ufficio Ricostruzione del Comune di Asti (La Nuova Provincia - Asti)
Un lavoro corposo grazie alle risorse messe in campo dal Ministero delle Infrastrutture”, lo dichiarano in una nota il presidente della Provincia Luca di Stefano e Andrea Amata, presidente della Commissione Lavori pubblici della Provincia di Frosinone che evidenziano. (Frosinone News)
Giovedì 7 novembre a Crescentino, alle 17,30 in piazza Sorelle Ierinò, verranno ricordate le sorelle Loredana e Maria Teresa vittime dell’alluvione del 1994. (La Sesia | Cronaca)
Durante l'alluvione del 1994 che devastò Alessandria in particolare i quartieri Orti e Cristo, e i sobborghi di San Michele, Casalbagliano, Solero e Castelceriolo, l'elettricità fu una... (Virgilio)
Era stato eletto sindaco da pochi mesi e si è trovato a dover fronteggiare la peggior calamità naturale della città del Dopoguerra. La giornata iniziò con un sopralluogo alla scuola media Goltieri per i problemi dovuti alle infiltrazioni di acqua nelle aule. (La Nuova Provincia - Asti)
Nel tardo pomeriggio di sabato 5 novembre, ignare di ciò che stava accadendo a Ormea, Garessio, Ceva, Clavesana, le città lungo il fiume erano immerse in un clima da catastrofe imminente. Erano il 5 e 6 novembre 1994 quando le province di Cuneo, Asti, Alessandria, Torino e Vercelli furono devastate da una forza irresistibile, ferite dalle acque impazzite del Tanaro, di fiumi e torrenti che superarono gli argini provocando una tragedia senza precedenti. (La Stampa)