"Più Italia in Europa" nel 2025: i quattro dossier strategici su cui Roma sta dettando la linea

Più Italia in Europa nel 2025: i quattro dossier strategici su cui Roma sta dettando la linea
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Approfondimenti:
Secolo d'Italia ESTERI

Tre dossier ampiamente instradati e un quarto su cui si sta lavorando per arrivare a una svolta quanto mai urgente. Il 2025 in Europa si apre con l'attesa di un ritorno a una visione strategica che, dopo essere aver riconquistato centralità nei dibattiti, si trasformi in misure concrete su (Secolo d'Italia)

Su altri giornali

Non sarà certo superando gli Usa come numero di abitanti con l’ingresso della Bulgaria come ventunesimo membro (il prossimo 1° luglio) che l’area dell’euro troverà il prestigio e il dinamismo che le mancano. (La Stampa)

Quali e quanti sono i beni culturali a rischio per le guerre; i data center in Italia avranno un codice ateco da gennaio (Il Sole 24 ORE)

Roma, 27 dic. (Agenzia askanews)

Anno nuovo e vecchia Europa tra incognite e speranze

Come bisogna muoversi nel percorso delle vicende mondiali fra sogno e realtà? Si tratta di due circostanze inevitabilmente agli antipodi oppure la realtà, per darsi una proiezione nel futuro, ha un disperato bisogno di nutrirsi del sogno? Sono tante le contraddizioni che il corso della storia a volte apre nel suo processo politico; ad esempio, sarebbe proprio questo il momento in cui i Paesi europei dovrebbero, per sé stessi e per l’intera Comunità internazionale, operare un deciso salto di qualità nella loro integrazione. (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Un anno turbolento con molte onde d'urto. Chi le ha sfruttate meglio per assicurarsi l'influenza in Europa? Elezioni da Parigi a Bucarest, una guerra in corso, un'economia che continua a deludere e una vittoria shock di Donald Trump alle elezioni americane sono tutti fattori che hanno causato un esteso fermento politico. (Euronews Italiano)

Povera vecchia Europa. Dobbiamo essere pessimisti? Possiamo sperare, invece, in un barlume di luce per questo vecchio continente che oramai sembra non reggere più il passo delle grandi potenze mondiali e non essere più in condizione di governare le continue crisi che caratterizzano le vicende interne degli stati nazionali? E che dire poi della guerra che divampa oltre i confini orientali dell’Unione e dei conflitti che lacerano il vicino Medio Oriente e quel bacino del Mediterraneo che oramai sta diventando sempre più lo scenario di un nuovo “grandegioco” internazionale? Sì, un intrigo di interessi geopolitici e di volontà di potenza che tende sempre più a escludere le nazioni europee da quelloche dovrebbe essere il baricentro dei loro legittimi interessi. (ROMA on line)