Cop29: divergenze sugli impegni finanziari, il coraggio delle Barbados
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Di Pierluigi Sassi La terza giornata di negoziati ha fatto registrare qualche nervosismo di troppo. Al mattino una nuova bozza di accordo di 34 pagine è stata presentata dai paesi in via di sviluppo. La cifra richiesta è di 1,3 trilioni di dollari all’anno. Questo significa che i Paesi poveri hanno ritenuto inadeguata la proposta fatta preparare dall’ONU ad Australia ed Egitto in vista della COP29, e preferito sfidare il nord del mondo a rispettare l’accordo di Parigi con impegni economici più adeguati e concreti. (Vatican News - Italiano)
Se ne è parlato anche su altri giornali
No. È proprio così? Dovremo aspettare a lungo per abbattere le emissioni serra che moltiplicano i rischi climatici? (L'HuffPost)
Ha aperto i battenti in Azerbaigian la Cop29 di Baku, che brilla per l’assenza dei leader e ha un convitato di pietra, Donald Trump, appena rieletto Presidente degli Stati Uniti e che ha già promesso il nuovo addio degli Usa agli accordi di Parigi (Agenda Digitale)
Nel 2017 il tycoon fece uscire gli Usa (poi rientrati nel 2021) dagli accordi di Parigi e il Wall Street Journal ha già scritto che il neopresidente ripeterà la scelta, firmando un ordine esecutivo il 20 gennaio: giorno in cui entrerà in carica. (Italia Oggi)
Uno stadio olimpico con troppe sedie vuote. (Corriere della Sera)
Con questa dolorosa dichiarazione il leader spagnolo, Pedro Sánchez, ha ricordato al pubblico della Cop29 di Baku che non sarà uno spirito da “Coplandia” a fermare le quotidiane tragedie provocate dal clima. (Vatican News - Italiano)
Fra slogan triti e ritriti, fughe in avanti e retromarce, l’intervento della premier italiana Giorgia Meloni davanti alla platea di COP 29, a Baku, non resterà certamente negli annali del vertice mondiale sui cambiamenti climatici. (Vaielettrico.it)