Calenzano, la rabbia dei trasportatori: "Il carico e la manutenzione non si possono fare insieme"
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Il carico delle cisterne in contemporanea con la manutenzione. E poi altre anomalie che avevano segnalato in quell'"impianto obsoleto" che nel 2021 fu chiuso per 3 giorni dopo una denuncia... Leggi tutta la notizia (Virgilio)
La notizia riportata su altri giornali
Lo afferma Nicola Fratoianni di Avs parlando con i cronisti in piazza a Calenzano (Fi) dove ha partecipato alla manifestazione sindacale, dopo la strage all’impianto Eni, assieme al senatore, Tino Magni, al segretario toscano di SI, Dario Danti, e al sindaco di Sesto, Lorenzo Falchi. (Agenzia askanews)
Le vittime, tutte italiane, erano professionisti esperti, impegnati quotidianamente in attività che li portavano a viaggiare per tutta la penisola. Con il recupero dell’ultimo disperso, il bilancio è definitivo: cinque morti e oltre venti feriti, tra cui tre in gravi condizioni. (Tiscali Notizie)
Calenzano, la protesta sindacale dopo l'esplosione al deposito Eni: "Ogni morto è una sconfitta" (La Stampa)
«Ormai non ci facciamo più caso a chi entra per fare lavori di manutenzione. Giuseppe Bellina, 55 anni, due figli e da 23 anni a fare la spola tra deposito Eni e distributori di benzina, la mattina del disastro aveva fatto due carichi della sua autocisterna. (Corriere della Sera)
Temeva per la sua incolumità Vincenzo Martinelli, una delle cinque vittime della strage del deposito di Calenzano. A testimoniarlo non è solo la lettera — che Repubblica ha pubblicato ieri in esclusiva — che aveva inviato alla sua azienda (la Bt traporti), per denunciare «continue anomalie riscontrate sulla base di carico». (La Repubblica Firenze.it)
E annusare lo stesso cielo, visto da lui prima che quei piedi volassero in aria per sempre. "Fateci vedere dove è successo". (QUOTIDIANO NAZIONALE)