Yoon, nuovo attacco in tv: «L'opposizione paralizza il Parlamento»
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Il presidente sudcoreano Yoon Suk-yeol, in un nuovo messaggio televisivo alla nazione, ha difeso il suo decreto di legge marziale come atto di governo e ha negato le accuse di ribellione. «Il mio tentativo di legge marziale non può configurarsi come insurrezione: si tratta di un atto dell'amministrazione governativa e non è soggetta all'esame giudiziario», ha affermato Yoon in vista della nuova mozione di impeachment che le opposizioni guidate dal partito Democratico si apprestato a presentare in Parlamento (Corriere della Sera)
Su altre testate
Per Yoon, che la scorsa settimana ha tentato di imporre la legge marziale nel Paese poi presto revocata, si moltiplicano le richieste di un passo indietro (Adnkronos)
La Corea del Sud è sprofondata del caos da oltre una settimana, da quanto il presidente Yoon Suk Yeol ha tentato quello che da più fronti viene definito un colpo di Stato imponendo le leggi marziali, revocate una manciata di ore dopo. (il Giornale)
. Il ministro della Difesa Kim Yong-hyun ha rassegnato le dimissioni giovedì scorso, con l'arresto che è arrivato soltanto martedì. Kim Yong-hyun, ex ministro della Difesa sudcoreano, ha tentato di togliersi la vita prima di essere formalmente arrestato per il suo ruolo nell'operazione di legge marziale (Today.it)
Ma ora anche il suo partito, al governo, si dice favorevole alla mozione di impeachment (LAPRESSE)
Come riporta il Guardian, è il primo commento della Repubblica popolare sul tentato colpo di Stato in Corea del Sud, golpe che il Presidente Yoon aveva raccontato come necessario per debellare le forze «pro-Corea del Nord, anti-Stato» che continuano a opporsi a lui e al suo governo. (Rivista Studio)
Seoul, 11 dic. (il Dolomiti)