Auto, i dazi di Donald Trump potrebbero colpire soprattutto Mercedes e Porsche
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Dopo la rielezione di Donald Trump ci saranno davvero nuovi dazi per le auto delle case automobilistiche europee? Questa è la domanda che tutti si sono posti da quando il tycoon ha battuto Kamala Harris. Se guardiamo alle dichiarazioni della campagna elettorale sembrerebbe di si ma stiamo appunto parlando di annunci elettorali e sappiamo bene che poi si possono tradurre nei fatti in qualcosa di differente. (HDmotori)
Se ne è parlato anche su altri media
Nei primi sei mesi del 2024, l’Italia ha esportato verso gli USA beni per un valore di circa 39 miliardi di euro, segnando una crescita del 3,8% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Nonostante i risultati positivi, le imprese italiane si trovano a fare i conti con il rischio di nuovi dazi, una minaccia sollevata dalle recenti dichiarazioni della Casa Bianca, che potrebbe mettere in difficoltà settori vitali dell’export, soprattutto nelle regioni più produttive come Lombardia, Emilia-Romagna e Toscana. (Economy Magazine)
Il 20 gennaio 2025 è la data nella quale Donald Trump tornerà a essere ufficialmente il presidente degli Stati Uniti. Dopo una vittoria schiacciante sulla candidata democratica Kamala Harris, il tycoon sta già preparando le prime mosse. (InMoto)
Donald Trump è stato rieletto Presindente degli Stati Uniti d’America. Ma quale impatto avrà questa rielezione sull’economia globale? (Finance CuE)
L’industria automobilistica europea, già colpita dal calo delle vendite in Cina e dalla crisi in Germania, potrebbe ora subire nuovi contraccolpi a causa dei dazi imposti da Trump sulle importazioni negli Stati Uniti. (Autoappassionati.it)
Donald Trump è il 47° Presidente degli Stati Uniti. Cosa cambierà? I dazi annunciati colpiranno anche l'Italia? Inizierà una “età dell’oro” per gli Stati Uniti? A "ReStart" si parlerà anche delle reazioni dei mercati al risultato delle presidenziali americane. (Rai Storia)
In generale è attesa un'erosione del PIL europeo fino all'1,5% o circa 260 miliardi di euro. Gli analisti mettono in guardia dai tagli dei tassi della Banca centrale europea, dalla debolezza dell'euro e dal rischio di recessio… (La Stampa)