Scontro Lega-Fi sul canone Rai. Vertice notturno per trovare l’intesa
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L’apericena da Meloni non è servito. Lo scontro tra Lega e Fi, con sullo sfondo tensioni forti anche con FdI, riparte al Senato come se il vertice domenicale non ci fosse mai stato, sulla proroga dell’abbassamento del canone Rai da 90 a 70 euro veicolata da un emendamento leghista. La resistenza di Fi non si è piegata. Il relatore sul decreto fiscale Damiani chiede alla Lega di ritirare l’emendamento: «Dal vertice di maggioranza è emerso chiaramente che il tema è divisivo e non solo per Fi. (il manifesto)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Il richiamo all’ordine di Giorgia Meloni sulla manovra (niente liti e profilo basso), non ha evitato l’ennesima scaramuccia tra Lega e FI, stavolta sul canone Rai. Oggetto del contendere, un emendamento al dl fiscale del Carroccio per tagliarlo di 20 euro (da 90 a 70), che però gli azzurri non sembrano disposti a far passare, tanto più che l’ordine di scuderia arrivato da Palazzo Chigi è stato chiaro: ci sarà spazio solo per proposte di modifica condivise. (Avvenire)
ROMA — «Si sa come la pensiamo. Non ha senso abbassare il canone Rai. Il servizio pubblico va rilanciato come la Bbc. E servono risorse. Venti euro in più all’anno per famiglia non cambiano la vita agli italiani». (la Repubblica)
Ieri la giornata è cominciata con la Lega che manifestava la volontà di andare avanti sulla richiesta, sostenuta nei giorni scorsi dallo stesso leader Matteo Salvini, di confermare il taglio del canone Rai da 90 a 70 euro applicato nel 2024 (cosa che il disegno di legge di Bilancio per il 2025 invece non fa). (Corriere della Sera)
Restano infatti le divisioni all'interno della maggioranza. Sulle sorti del canone Rai ancora non ci sono certezze. (Liberoquotidiano.it)
Forza Italia chiede alla Lega di ritirare l’emendamento al dl Fiscale che chiede di prorogare anche per il prossimo anno il taglio del canone Rai da 90 a 70 euro. Lavori della commissione Bilancio sospesi, nuova riunione di maggioranza. (Corriere della Sera)
Roma — Divisivo, per Forza Italia. Doveroso nell’idea dei leghisti. Il canone Rai spacca la maggioranza. Svela i buchi dell’accordo sulla manovra tra la premier Giorgia Meloni e i due vice, Antonio Tajani e Matteo Salvini. (la Repubblica)