Meloni: "Salvini al Viminale? Contenti del ministro che c'e'"
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Sulla sentenza Open Arms "mi pare un fatto che l'oggetto del processo a Salvini fossero le sue scelte politiche piuttosto che effettivi reati e che la giurisdizione sia stata usata per condizionare la politica" ma "oggi sia io che Salvini siamo contenti dell'ottimo lavoro che sta facendo il ministro degli Interni". Cosi' la presidente del Consiglio Giorgia Meloni rispondendo a una domanda sulla possibilita' che il vicepremier leghista possa tornare al Viminale, al termine del vertice Nord-Sud a Saariselka, nella Lapponia finlandese (Tiscali Notizie)
La notizia riportata su altri giornali
Al suo fianco i premier finlandese e svedese Orpo e Kristerrson, il greco Mitsotakis e l'Alta rappresentante Ue Kallas ascoltano incuriositi le «faccende interne», come le chiama la premier italiana, che da Roma viaggiano fino al summit fra i ghiacci artici. (ilmessaggero.it)
"Salvini torna a fare il ministro degli Interni? Lo abbiamo già visto all’opera fermare donne e bambini naufraghi in mezzo al mare invece di arrestare criminali e mafiosi. Lo ha detto ai Tg Angelo Bonelli, deputato di AVS e co-portavoce di Europa verde. (Civonline)
Ha "festeggiato" con un video autocelebrativo sui social e con un bagno di folla. L'assoluzione nel processo Open Arms, per le vicende del 2019 quando era ministro dell'Interno, hanno dato nuova linfa al vicepremier Matteo Salvini. (Today.it)
«Mi pare che la Cassazione abbia dato ragione al governo, è diritto dei governi stabilire quali siano i Paesi sicuri» mentre i giudici possono «entrare nel singolo caso, non disapplicare in toto». «Ho convocato per domani una riunione sul tema dell'Albania per capire come procedere». (Corriere della Sera)
Mel… (la Repubblica)
Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ha risposto sulla possibilità che il vicepremier leghista possa tornare al Viminale. Sulla sentenza Open Arms "mi pare un fatto che l'oggetto del processo a Salvini fossero le sue scelte politiche piuttosto che effettivi reati e che la giurisdizione sia stata usata per condizionare la politica". (la Repubblica)