Pronto soccorso, per pazienti fermi in attesa aumenta la mortalità. L'allarme di Simeu
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Introduzione Il congestionamento dei punti di pronto soccorso negli ospedali italiani aumenta la mortalità dei pazienti. Ogni persona ferma in attesa di essere trasferita in un letto di un reparto causa in media un ritardo di almeno 12 minuti sugli accessi successivi, facendo crescere nei casi più estremi fino al 4,5% le possibilità di decesso, mentre si accumulano intanto le ore di ritardo e si moltiplicano gli altri pazienti in attesa di ricovero. (Sky Tg24 )
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Doveva essere un sistema sanitario in piena rivoluzione, secondo le dichiarazioni che il Presidente Rocca ormai sparge qua e là da quasi due anni. Un sistema talmente innovativo e funzionale da fallire miseramente, dopo neanche un anno dalla nascita e nei primi giorni dell’anno Giubilare. (USB)
Ogni paziente fermo al pronto soccorso in attesa di essere trasferito in un letto di un reparto di ospedale causa un ritardi di almeno 12 minuti sugli accessi successivi, facendo crescere anche la mortalità fino al 4,5%. (- DottNet)
Ieri mattina, intorno a mezzogiorno, al San Camillo Forlanini, ospedale della Capitale con un bacino d’utenza immenso, c’erano una quarantina di pazienti. «Noi siamo qui da tre giorni – racconta fuori dal Dea Salvatore, che ha accompagnato lo zio – e ancora non capiamo se verrà ricoverato o se verrà dimesso. (Corriere Roma)
Solo interventi chirurgici urgenti ieri nell’ospedale capitolino, a causa del superaffollamento del Dea, il Dipartimento di emergenza. Quaranta pazienti in attesa di un posto letto al pronto soccorso e al San Giovanni scatta il blocco delle sale operatorie. (Corriere Roma)
Da nord a sud, soprattutto nei periodi di festa, come quello natalizio, i pronto soccorso rischiano il collasso. Ogni paziente fermo al pronto soccorso, in attesa di essere trasferito in un letto di un reparto, causa un ritardo di almeno 12 minuti sugli accessi successivi, facendo crescere anche la mortalità fino al 4,5%. (ilmessaggero.it)
La comunicazione, arrivata ieri direttamente dalla direttrice medica dell’ospedale, è stata inviata a tutte le strutture interne del San Giovanni. Una decisione che fotografa un sistema sanitario in sofferenza, messo in ginocchio dall’afflusso continuo di pazienti in attesa di un posto letto. (AbitareaRoma)