Sio e Giagaciao non parteciperanno a Più libri più liberi 2024 per il caso Caffo
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Lo stand di Gigaciao al Salone del libro di Torino 2024 | Foto di Andrea Fiamma per Fumettologica Sio e la sua casa editrice Gigaciao, che vede tra i fondatori anche Fraffrog, Dado e Giacomo Bevilacqua, hanno annunciato che non parteciperanno a Più libri più liberi 2024, fiera romana dedicata al mondo della piccola e media editoria, in seguito alla polemica nata dalla presenza come ospite di Leonardo Caffo, filosofo e scrittore sotto processo con l’accusa di maltrattamenti nei confronti della sua ex compagna. (Fumettologica)
Ne parlano anche altri media
Il dibattito che ha animato l’ultimo weekend romano necessita di uno sguardo attento sullo studio dei circoli di sinistra, pensiamo a delle cene nelle quali vecchi amici si riuniscono con il compito di “decostruire” modelli di riferimento ormai obsoleti su ciò che significa nel 2024 essere un “maschio” alpha, o a questo punto, beta. (L'HuffPost)
Nel fine settimana del 6 dicembre, a Roma, si terrà Più Libri Più Liberi, la fiera nazionale della piccola e media editoria organizzata dall’associazione italiana editori. A dirigerla è la scrittrice Chiara Valerio che, assieme al comitato organizzativo, ha scelto di dedicare la fiera di quest’anno al ricordo di Giulia Cecchettin. (DiLei)
Leonardo Caffo non torna indietro. Il filosofo al centro delle polemiche per la partecipazione alla prossima edizione di «Più libri più liberi», la fiera nazionale dedicata alla media e piccola editoria che si svolge a Roma dal 4 all’8 dicembre all’interno della Nuvola di Fuksas, non cambia idea sulla decisione di non intervenire più con la sua lectio magistralis prevista il 7 dicembre. (Corriere della Sera)
In quale fiera, giornale, trasmissione, classifica, angolo che non siano casa sua o Propaganda Live, Zerocalcare riuscirà a sentirsi a suo agio? Quando, nel 2020, l’Espresso gli dedicò una copertina che lo definiva “l’ultimo intellettuale”, lui si dissociò spiegando che spesso la sua immagine e le sue parole venivano stravolti, suscitandogli la seguente reazione: «Me vojo ammazzà pe molto meno me… (La Stampa)
Zerocalcare è il fumetto (brutto) di se stesso, una parodia mal riuscita del puro autoepuratosi, che ha definitivamente sciolto l’antico interrogativo morettiano: mi si nota molto di più se non ci vado, però nello stand di Bao a firmar copie vendute ci sono sempre, fedele alla reputazione strameritata di Zerocalcare millefatture. (Liberoquotidiano.it)
Sono sempre un po’ tra il penoso e il ridicolo le storie degli amichetti, delle parrocchiette della sinistra militante – ma quale non la è? – di pensiero debole, di talento debole, ma di ambizioni forti e sfrontate: sì, certo, la rivoluzione che viaggia per i sentieri culturali, le mille declinazioni dell’anticapitalismo occidentale declinate in transumanismo, antispecismo, ma, prima di tutto, il soldo, prima l’invito, la promozione, il gettone. (Nicola Porro)